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Pensione garantita a 64 anni anche nel 2023 è senza riforma o novità  

Pensione garantita a 64 anni anche nel 2023 è senza riforma o novità

Che si materializzi o no quello che molti lavoratori auspicano, e cioè una profonda riforma delle pensioni con il nuovo governo poco interessa a chi a prescindere da tutto riuscirà a completare i requisiti prestabiliti per alcune misure di pensionamento anticipato. L’anno venturo a prescindere da riforme, novità e nuove misure, molti lavoratori potranno finire con il prendere una pensione nel 2023. E diversi anni prima rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria. Per esempio, uscirà dal lavoro con solo 64 anni di età, il lavoratore che rientra in quella che viene chiamata pensione anticipata contributiva. Una pensione garantita a 64 anni anche nel 2023 è senza riforma o novità quindi per questi lavoratori. Ma occorrerà rispettare delle condizioni specifiche, non certo ardue da completare. Requisiti specifici identici a quelli del 2022 tranne uno.  

 
“Buonasera gentile redazione, vorrei chiedere se avete notizie riguardo ad eventuali possibilità per il sottoscritto, di pensionarmi a 64 anni. Infatti a febbraio 2023 compirò proprio questa età, ed avendo 23 anni di contributi versati mi chiedevo se posso avere diritto ad un trattamento visto che sento parlare di pensioni a 61 anni o giù di lì. Se può aiutare, vi dico che lavoro nel settore alberghiero da sempre e che ho iniziato a lavorare nel 1997.” 

La pensione 2023 a 64 anni di età  

Andare in pensione nel 2023 a 64 anni di età ma senza la quota 102 è ciò che il nostro sistema permette già oggi è che permetterà anche nel 2023. Chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre del 1995 e quindi ricade completamente nel sistema contributivo, ha il vantaggio della pensione anticipata a 64 anni di età. Oltre all’inizio della carriera che deve essere successiva all’ingresso nel sistema della riforma delle pensioni di Lanfranco Dini, serve anche maturare altri due requisiti specifici, ma come dicevamo non ardui da raggiungere. Per i requisiti generali il nostro lettore sembra non correre rischi dal momento che sono tutti già completati. Infatti a febbraio compirà 64 anni di età ed ha già superato la soglia minima dei 20 anni utili alla pensione di vecchiaia ordinaria come alla pensione anticipata contributiva. Inoltre ha una carriera cominciata dopo il 31 dicembre 1995 e quindi è da considerare un contributivo puro. 

 
Quali requisiti per la pensione anticipata contributiva nel 2023? 

Per la pensione a 64 anni di età per i contributivi bastano 20 anni di contributi versati come per la pensione di vecchiaia. C’è un altro requisito però che l’interessato deve completare nel 2023 per poter accedere alla quiescenza. Infatti serve una pensione da almeno 1,5 volte l’assegno sociale. Considerando l’attuale assegno sociale la pensione deve essere pari ad almeno 702 euro al mese. Ma come prassi, nel 2023 l’importo dell’assegno sociale (oggi 468,28 euro al mese), dovrebbe aumentare indicizzandosi all’aumento del costo della vita. Per questo motivo l’importo della pensione da centrare per poter uscire dal lavoro nel 2023 con l’anticipata contributiva dovrebbe assestarsi intorno ai 710 euro al mese. Anche questo requisito deve essere completato dalla nostra lettrice, ed è l’unico che può mettere a rischio il suo diritto alla quiescenza l’anno venturo, non appena compirà i 64 anni di età.