Se c’è qualcosa di cui lamentano alcuni invalidi nonostante percepiscono dei trattamenti da parte dell’INPS questa cosa è senza dubbio l’importo di ciò che prendono.
Eppure nel sistema previdenziale italiano ci sono perequazione, maggiorazioni sociali, integrazioni al trattamento minimo e incremento al milione, cioè meccanismi e strumenti che possono garantire trattamenti più dignitosi a chi percepisce pensioni e indennità basse.
Resta il fatto che gli importi di determinate prestazioni sono bassi in origine e gli invalidi sono tra quelli che alla fine finiscono con il prendere di meno. Alla faccia del fatto che un invalido secondo regole vecchie e nuove proprio alla luce delle problematiche sulla salute, è considerato un fragile.
Gli invalidi nel 2024 arrivavano a prendere solo 333,33 euro al mese. Una cifra che nel 2025 dovrebbe essere salita anche se dall’INPS non è ancora uscita una circolare come quelle solite, dove vengono indicati i nuovi importi per il nuovo anno, di tutte le prestazioni. Ma se è vero che gli importi base sono piccoli, è altrettanto vero che ci sono strumenti che possono portare un invalido a finire con il prendere nel 2025 una pensione da 740 euro al mese.
Una pensione di oltre 700 euro al mese agli invalidi, ecco come fare nel 2025
Potrà sembrare assurdo il solo pensare di passare da una pensione di 333,33 euro al mese ad una di oltre 700 euro eppure è qualcosa che si può fare. Per la pensione invalidi, nel 2025 oltre 700 euro al mese è una concreta possibilità. E parte dal vecchio incremento al milione, ovvero da quella misura introdotta da un vecchio esecutivo presieduto dal Cavaliere Silvio Berlusconi che prende il nome di incremento al milione.
Tra maggiorazioni e perequazione
In primo luogo però le pensioni, anche quelle degli invalidi dovrebbero essere state indicizzate al tasso di inflazione. Un aumento derivante dall’inflazione che però non risolve il problema, perché l’inflazione calcolata dall’INPS nel 2024 sui primi 9 mesi, è stata pari solo allo 0,8%. La rivalutazione delle pensioni dello 0,8% vale anche per gli invalidi ma come logica vuole, farà salire le pensioni di pochi euro. Meglio se si sfruttano delle maggiorazioni. Perché l’aumento al milione non è altro che una maggiorazione sociale. Che il governo Berlusconi introdusse per portare le pensioni minime a salire ad un importo quantomeno pari al milione delle vecchie lire.
Va anche detto però che molte delle prestazioni per gli invalidi sono collegate a dei precisi limiti di reddito. Variabili in base alla misura spettante ma anche in base al grado di invalidità o inabilità. Per esempio per gli inabili al 100% il limite di reddito da non superare è pari a circa 5.725 euro mentre per chi ha un grado di invalidità tra il 74% ed i 99% la soglia 2024 è pari a poco più di 19.460 euro.
Pensione invalidi, nel 2025 oltre 700 euro al mese
Fu l’articolo numero 38 della legge numero 448 del 2001 varata da quel governo Berlusconi già citato a prevedere l’incremento al milione.
Nel 2024 il trattamento minimo INPS è stato pari a 598,61 euro al mese mentre nel 2025 è passato a 603,40 euro al mese. Le pensioni per gli invalidi al 100% completamente inabili al lavoro con incremento al milione prevede che al trattamento minimo venga aggiunta una quota
molto più alta a condizione che il beneficiario della prestazione abbia una invalidità civile totale e determinate condizioni reddituali. Con questa maggiorazione al titolare del trattamento spetta una cifra utile a colmare la differenza tra l’importo soglia dell’incremento al milione e quanto effettivamente percepito dal disabile. Naturalmente va detto che l’incremento al milione che nel 2025 è nell’ordine di 740 euro al mese, riguarda in misura piena solo chi non ha altri redditi. Perché in presenza di ulteriori redditi l’importo della maggiorazione si riduce.