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Pensione: la libertà di andarci a 62 anni deve essere restituita

Ai lavoratori deve essere restituita la libertà di andare in pensione a 62 anni. Ecco cosa sostiene Luigi Sbarra.

In ambito riforma pensioni si continua a discutere sulla flessibilità in uscita che dovrebbe essere inserita, il prossimo anno, per permettere ai lavoratori di uscire dal mondo del lavoro con paletti meno rigidi rispetto a quelli previsti dalla legge Fornero.

I sindacati continuano a sostenere che 62 anni sono abbastanza anche se allo stesso tempo chiedono sostenibilità sociale per la previdenza.

A tal proposito Luigi Sbarra, segretario generale della CISL afferma che “Dai 62 anni bisogna restituirealle persone la decisione libera di andare in pensione”.

Non solo, secondo il leader della CISL anche 41 anni bastano per avere diritto al pensionamento “In Europa – spiega – l’età media di uscita è 63 anni, da noi 67 e se non li fermiamo arriviamo a 70” .

Sbarra motiva anche la sua affermazione per quanto riguarda la sostenibilità di tale scelta  “Con la legge Fornero si sono risparmiati 117 miliardi in 8 o 9 anni. È arrivato il momento di reinvestirne una parte per garantire sostenibilità sociale al sistema pensionistico”.

Non solo pensioni nelle proposte del leader della Cisl visto che affronta anche il tema fiscale chiedendo di “ridurre le tasse a chi le paga veramente fino all’ultimo centesimo, i lavoratori dipendenti e i pensionati” . “Ogni anno bruciamo 115 miliardi in elusione ed evasione fiscale, mezzo Pnrr”. Proprio per questo motivo diventa necessario “combattere l’evasione” per “far pagare di più le multinazionali dell’economia che hanno fatto affari d’oro nei periodi di crisi ed emergenza sanitaria pagando poco o quasi nulla alla collettività”.