Qualche giorno fa un lettore mi ha detto che la pensione a 67 anni spetta a tutti, anche a chi non ha lavorato perchè gli spetta la pensione minima. E questo mi ha fatto pensare che, molto probabilmente, sull’argomento c’è molta confusione.
Prima di capire a chi spetta la pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni, è doveroso fare una precisazione: la pensione minima non è quello che la maggior parte di voi immagina.
Pensione minima cos’è?
Nell’immaginario collettivo nella maggioranza dei casi la pensione minima è quella che si riceve a 67 anni anche in presenza di pochi contributi, una sorta di pensione che spetta a tutti. Ma per pensione minima si intende la pensione di vecchiaia con l’integrazione al trattamento minimo INPS.
Cerchiamo di chiarire ulteriormente: Se la pensione spettante al compimento dei 67 anni è di importo basso questa viene integrata al trattamento minimo (515 euro) ma solo a patto che la pensione sia calcolata con il sistema misto. Le pensioni contributive, infatti, non sono integrabili al minimo è questo significa che al pensionato spetterà la pensione assegnata senza integrazione.
Pensione a 67 anni, non a tutti
La pensione di vecchiaia a 67 anni non spetta a tutti ma solo a coloro che hanno maturato almeno 20 anni di contributi. Questo significa che per chi non ha mai lavorato o per chi non ha raggiunto la contribuzione di almeno 20 anni, la pensione di vecchiaia non spetta.
Ma potrebbe spettare l’assegno sociale, la prestazione riconosciuta a coloro che al compimento dei 67 anni versano in stato di disagio economico. L’importo dell’assegno sociale, per il 2021, è di 460 euro al mese per tredici mensilità.
Ma attenzione, per ricevere l’assegno sociale bisogna davvero essere alle soglie dell’indigenza perchè il reddito per riceverlo è davvero basso (per i requisiti vi rimando alla lettura dell’articolo Assegno sociale la pensione per chi non ha diritto a quella di vecchiaia).
L’assegno sociale, quindi, non spetta a tutti. Supponiamo che un pensionato non abbia redditi ma abbia un immobile da cui ricava una piccola cifra dall’affitto: l’assegno sociale non spetta in misura piena. Supponiamo che un sessantasettenne non abbia diritto alla pensione al compimento dei 67 anni ma sia sposato con una persona che percepisce pensione o che ancora lavora ed ha uno stipendio: l’assegno sociale non spetta.
E’ il caso, quindi, di cancellare le false convinzioni che al compimento dei 67 anni la pensione spetta a tutti: a chi non ha mai lavorato e non ha mai versato contriuti la pensione non spetta e potrebbe non spettare neanche l’assegno sociale.