Non è così scontato avere una pensione al compimento dei 67 anni. Per chi non ha mai lavorato, per esempio, non sempre è facile garantirsi una rendita a spese dell’INPS visto che la pensione di vecchiaia richiede il compimento dei 67 anni, ma anche il versamento di almeno 20 anni di contributi. In alcuni casi la pensione può spettare al compimento dei 71 anni e con soli 5 anni di contributi, ma è necessario ricadere nel sistema contributivo puro.
Chi non ha contributi versati per non aver mai lavorato non ha diritto a una pensione di fatto. In alcuni casi, però, è lo stato a intervenire per aiutare chi, a 67 anni, si ritrova senza pensione e versa in uno stato di disagio economico.
Pensione per chi non ha mai lavorato
Per chi non ha contributi versati l’unica via per avere una rendita mensile dall’Inps è l’assegno sociale. Spetta, inoltre, un aiuto economico anche a chi versa in uno stato di disagio economico per avere una capacità lavorativa ridotta a causa di problemi di salute (invalidità civile).
A conti fatti, quindi, anche se la pensione senza contributi non spetta, è quella previdenziale a non essere riconosciuta visto che in alcuni casi quella assistenziale è erogata anche senza contributi sotto forma di pensione di invalidità o di assegno sociale.
Serve lo stato di disagio economico
In entrambi i casi, però, il richiedente deve versare in uno stato di disagio economico e questo significa non avere rendite che permettano di arrivare alla fine del mese. In questo caso al compimento dei 67 anni si può presentare domanda di assegno sociale, misura non reversibile ai superstiti.
Per averne diritto è necessario essere residenti in Italia e trovarsi al di sotto di una determinata soglia di reddito che per il 2023 è pari a:
6.542,51 euro se non si è coniugati;
13.085,02 euro per i coniugati che devono considerare, però anche i redditi del coniuge.
Pensione di invalidità civile, quando spetta?
L’altra misura riconosciuta dall’Inps senza contributi è la pensione di invalidità civile che spetta sia agli invalidi parziali (dal 74% al 99%) che a quelli totali (100%) anche se nei due casi cambiano i requisiti reddituali da rispettare.