I contributi, siano essi obbligatori, da riscatto, figurativi ma anche volontari sono personale e appartengono esclusivamente al lavoratore che li ha versati. Possono dar luogo ad una pensione, ed in questo caso si rivelano utili, ma possono anche non permettere di accedere alla quiescenza, ed in questo caso sono persi.
Rispondiamo ad un lettore di Pensioniefisco.it che ci ha chiesto:
Buongiorno,volevo fare una domanda.Se era possibile, passare degli anni contributivi alla moglie . In modo di andare In pensione assieme grazie
Per approfondire invitiamo a leggere la nostra guida: Pensione: tutto quello che c’è da sapere, la guida
Contributi per pensione
Come dicevamo in apertura i contributi sono personali e può usarli solo il lavoratore che li ha versati. Per nessun motivo possono essere ceduti (non lo prevede proprio la normativa).
Alla sua domanda, quindi, devo rispondere no, non può passare i suoi contributi a sua moglie neanche per permetterle di andare prima in pensione. I contributi, infatti, non possono essere neanche ereditati nel caso che il lavoratore che li ha versati dovesse morire prima di accedere alla pensione. Non spettano a parenti e figli. Tutto quello che spetterebbe agli eredi in questo caso sarebbe la pensione indiretta, ma non i contributi.
Non si possono cedere al coniuge neanche eventuali contributi eccedenti (oltre quelli richiesti per accedere alla misura previdenziale).
Molti, infatti, sono i coniugi che vorrebbero pensionarsi insieme magari per dedicarsi ad altri progetti o per godere insieme del meritato riposo.
Ma non c’è nulla da fare, i contributi hanno carattere personale ed il datore di lavoro li ha versati per il suo dipendente. I contributi non possono essere ceduti, donati o venduti perché sono strettamente connessi al rapporto di lavoro per il quale vengono versati.
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