Molto spesso ci si arrabatta alla ricerca della misura che permetta di andare in pensione a 62 o 64 anni ma i 38 anni di contributi sono troppi. Senza sapere che la nostra normativa previdenziale prevede ben 2 misure che permettono l’accesso ancora prima del compimento dei 60 anni. E con molti meno anni di contributi.
Due misure solo per le donne
Una la conosciamo tutti, è l’opzione donna, una misura sperimentale che ormai dai 2004 permette l’accesso alla pensione prima dei 60 anni. E precisamente a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per quelle autonome. Unitamente a 35 anni di contributi. Il tutto deve essere stato maturato entro il 31 dicembre 2021.
Almeno per l’attuale proroga, ma il governo ha già annunciato che ci sarà una nuova proroga anche il prossimo anno e questa dovrebbe comprendere, quindi le nate nel 1964 e quelle nel 1963 rispettivamente se dipendenti o autonome. Visto che dovranno raggiungere i requisiti entro il 31 dicembre 2022 se il meccanismo rimane quello degli anni precedenti. E sempre insieme ai 35 anni di contributi.
Pensione prima dei 60 anni anche per altre donne
Quello di cui però, non tutti tengono conto è che esiste un’altra importante misura che permette alle donne di andare in pensione molto prima dei 60 anni. Si tratta della pensione di vecchiaia anticipata che spetta alle lavoratici invalide del settore privato.
E’ necessaria un’invalidità pensionabile di almeno l’80%, l’aver compiuto i 56 anni di età e aver versato almeno 20 anni di contributi, proprio come per la pensione di vecchiaia classica. E la cosa bella è che anche questa misura può essere integrata al minimo se l’importo è basso e se si è in possesso di determinati requisiti di redditi.