pensione pensione

Pensione prima dei 62 anni nel 2024, ecco a chi la riforma delle pensioni non serve

Ecco come sfruttare lo scivolo per lavoro usurante e perché la domanda di certificazione è fondamentale per la pensione.

E se alla fine la riforma delle pensioni non verrà fatta, se non verrà varata la quota 41 per tutti e se verrà prorogata solo la quota 103, che permetterà di andare in pensione a partire dai 62 anni ma con ben 41 anni di contributi, poco importa. Anche nel 2024 ci sarà chi potrà andare in pensione prima dei 62 anni e con 35 anni di contributi. Sono lavoratori a cui la riforma delle pensioni, a prescindere dalle varie ipotesi che si fanno, non serve.

La pensione per chi svolge determinati lavori usuranti e non

Anche nel 2024 ci sarà chi potrà sfruttare un particolare scivolo che consente di lasciare il lavoro a partire dai 61,7 anni di età e con “solo” 35 anni di contributi versati. Parliamo naturalmente dello scivolo per lavoro usurante, che riguarda alcune particolari categorie di lavoratori. Sono soggetti quindi che hanno la loro particolare misura di pensionamento che non verrà variata nel 2024. Pertanto ci sarà chi prenderà la pensione prima dei 62 anni nel 2024, ecco a chi la riforma delle pensioni non serve e cioè:

  • Addetti alle linee a catena con lavoro in turni;
  • Addetti al lavoro notturno;
  • Autisti dei mezzi di trasporto pubblici con più di 9 passeggeri;
  • Addetti al lavoro in cassoni ad aria compressa;
  • Operai addetti al lavoro in galleria, nelle cave o nelle miniere;
  • Palombari;
  • Addetti a lavori in spazi ristretti e angusti;
  • Addetti a lavori con esposizione alle alte temperature.

Pensione prima dei 62 anni nel 2024, ecco a chi la riforma delle pensioni non serve, ma solo se presenta domanda di certificazione all’INPS

anticipare la pensione

La prestazione si percepisce a condizione che una di tali attività sia stata svolta per 7 degli ultimi 10 anni della carriera o per la metà della vita lavorativa. La finestra di decorrenza del trattamento fa slittare il primo rateo di pensione di 12 mesi. Oltretutto per godere di questa agevolazione serve presentare prima la domanda di certificazione del diritto. Infatti bisogna preventivamente chiedere all’INPS di certificare le condizioni utili al beneficio.

La domanda di certificazione fa presentata entro il primo maggio dell’anno precedente quello in cui si matura il diritto a questa pensione. Chi matura i requisiti entro la fine del 2024, se non ha ancora presentato domanda di certificazione ha perso 3 mesi di pensione che pertanto slitterà come decorrenza oltre la finestra prevista.