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Pensione quota 41 precoci: domanda entro il 1 marzo per il riconoscimento del beneficio

Per la domanda di pensione con quota 41 bisogna presentare istanza entro il 1 marzo, vediamo perchè.

Il 1 marzo 2021 è una data importante per chi vuole accedere nel corso dell’anno alla pensione con la quota 41 precoci: proprio in quella data, infatti, scade la prima finestra utile per produrre domanda di verifica del possesso dei requisiti di accesso.

Domanda quota 41 entro il 1 marzo 2021

Possono produrre domanda per la verifica dei requisiti di accesso al beneficio tutti coloro che hanno maturato almeno 12 mesi di contributi derivanti da lavoro effettivo prima del compimento dei 19 anni di età che rientrano in uno dei profili di tutela previsti dall’articolo 1, comma 199 della legge 232 del 2016.

Per approfondire i profili di tutela invitiamo a leggere l’articolo sulla quota 41.

Per godere del beneficio il soggetto richiedente deve avere anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 ed è possibile raggiungere il requisito contributivo anche esercitando il cumulo gratuito, ovvero sommando contributi presenti in gestioni previdenziali diverse. Ammessa anche la totalizzazione di contributi versati all’estero.

Si rammenta che con il decreto 4/2019 è stata introdda alla quota 41 una finestra di attesa di 3 mesi: il primo rateo pensionistico, quindi, spetta soltanto quando saranno decorsi 3 mesi dalla maturazione del requisito contributivo per coloro che sono in possesso di tutti i requisiti richiesti dal profilo di tutela di appartenenza.

Domanda con doppia scadenza

La prassi amministrativa della quota 41 prevede una doppia scadenza: da una parte domanda di verifica del possesso dei requisiti da presentare entro il 1 marzo (è possibile presentare domanda anche entro il 30 novembre ma in questo caso si è vincolati ai fondi di copertura residui) e solo dopo l’accettazione di questa richiesta la produzione di una domanda di pensione per ottenere il pagamento della prestazione.

Con la prima domanda, infatti, il lavoratore dimostra di essere in possesso dei requisiti richiesti da uno dei profili di tutela e di appartenere alla categoria dei lavoratori precoci. L’accettazione di questa domanda, però, è vincolata, in ogni caso, ai fondi di bilancio che se risultassero insufficienti farebbero posticipare la decorrenza della pensione vera e propria.