La pensione quota 41 richiede requsiti non solo ben precisi a livello contributivo, ma anche particolari per ogni profilo di tutela ammesso.
In questo articolo ci concentreremo su quando è possibile, in base al lavoro notturno, essere riconosciuti come lavoratori usuranti.
Pensione quota 41 usuranti
Salve!Avrei bisogno di una delucidazione sull’uscita dal mondo lavorativo a 41 anni. Sono nato a settembre del 1965.
- Quest’anno a novembre sono 40 anni di contributi e quindi 2080 settimane.
- Ho un’anzianità contributiva di 12 mesi prima del diciannovesimo anno, quindi precoce.
- Ho lavorato sette anni con più di 64 notti all’anno degli ultimi dieci anni compreso il 2020, quindi usurante.
Per quanto ne so avrei i requisiti per un pensionamento anticipato con 41 anni di contributi il prossimo anno. L’unico dubbio è che non so se sono sufficienti 64 notti all’anno oppure 78. In attesa di una vostra risposta vi porgo distinti saluti.
Per coloro che maturano il requisito partire dal 1 luglio 2009 le notti lavorate in un anno non devono essere inferiori a 64 l’anno. In caso contrario servono almeno 78 giorni lavorati di notte in un anno.
Nel suo caso, avendo raggiunto il requisito negli ultimi dieci anni, sono richieste, per essere considerato lavoratore usurante soltanto 64 giorni lavorati di notte ogni anno.
Ritengo, quindi, che lei possa accedere alla pensione quota 41 non appena raggiunge i 41 anni di contributi maturati a patto che nel suo contratto di lavoro o nel suo CCNL sia previsto il lavoro notturno così come previsto dalle recenti istruzioni rese note dall’ispettorato del lavoro che può consultare nell’articolo: Lavoro notturno i chiarimenti dell’ispettorato del lavoro.
Per dubbi e domande è possibile scrivere a: info@pensioniefisco.it
I nostri esperti provvederanno a dare una risposta al tuo quesito in base all’originalità.