In un precedente articolo abbiamo parlato della pensione casalinghe.
In questo articolo, sempre parlando della stessa misura, vogliamo precisare che non si tratta di una prestazione riservata alle sole donne.
Pensione casalinghe per gli uomini
La pensione casalinghe, erogata dall’apposito fondo dell’INPS, spetta a tutti coloro, sia uomini che donne, che si iscrivono al Fondo Casalinghe versando i contributi mensili previsti (che ammontano ad un minimale di poco inferiore ai 26 euro mensili per la copertura di un mese di contributi).
Per potersi iscrivere al fondo, in ogni caso, uomini e donne con età compresa tra i 16 ed i 65 anni devono svolgere lavoro di cura familiare non subordinato e non retribuito e non devono avere contratti di lavoro subordinato (a meno che non si tratti di lavoro part time).
Versando contributi in questo fondo si avrà diritto a due tipi di trattamento: la pensione di vecchiaia e la pensione di inabilità.
La pensione di vecchiaia spetta se l’iscritto ha versato almeno 5 anni di contributi a:
- 57 anni se l’importo della pensione spettante è di almeno 1,2 volte il trattamento minimo INPS
- 65 anni a prescindere dall’importo spettante.
Come si versano i contributi della pensione casalinghe?
I contributi, che non sono obbligatori, possono essere versati a cadenza mensile, annuale senza un obbligo specifico. Basti sapere che il minimo per coprire un anno di contribuzione ammonta a 310 euro circa.
Se si versano meno di 310 la cifra totale versata a titolo di contribuzione sarà ripartita, dividendo per 25,82 euro, su tanti mesi quanti ne vanno a coprire.
Si ricorda, infine, che la pensione spettante sarà calcolata con il sistema contributivo in base al totale dei contributi effettivamente versati.