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Pensione subito a 61 anni e 7 mesi di età, il 2024 l’anno giusto per tanti lavoratori

Pensione subito a 61 anni e 7 mesi di età, con la quota 97,6 e lo scivolo usuranti, il 2024 l’anno giusto per tanti lavoratori.

La quota 103 nel 2023 era una pensione calcolata in parte con il sistema retributivo ed in parte con il sistema misto. L’Ape sociale nel 2023 permetteva l’uscita a 63 anni esatti e adesso a 63 anni e 5 mesi. Opzione donna da 60 anni come età minima è passata a 61 anni. Tradotto in termini pratici, le novità 2024 sulle pensioni sono tutte peggiorative rispetto al passato. Perché allora non guardare a vecchie misure ancora attive oggi? Una di queste è la pensione con quota 97,6.

Con la quota 97,6 si va in pensione nel 2024?

Anche nel 2024 sarà attivo uno scivolo che riguarda quanti rientrano in alcune particolari tipologie di attività lavorativa. Infatti la quota 97,6, cioè lo scivolo usuranti, consente il pensionamento a chi svolge:

  • lavori in cave e miniere;
  • lavoro in gallerie;
  • attività di palombaro;
  • lavoro del vetro cavo;
  • lavori a contatto con alte temperature;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • attività di smaltimento dell’amianto;
  • lavori in spazi ristretti ed angusti.

Però lo scivolo si applica anche a chi invece svolge:

  • attività di lavoro nella linea a catena;
  • lavoro notturno;
  • lavoro come conducenti dei mezzi di trasporto pubblico.

Come funziona lo scivolo a 61 anni e 7 mesi di età?

Per accedere a questa prestazione, bisogna maturare i seguenti requisiti:

  • almeno 61 anni e 7 mesi di età anagrafica;
  • almeno 35 anni di contributi versati;
  • completamento della quota 97,6.

Chi si trova a completare i requisiti entro il 2024, avrebbe già dovuto presentare domanda di certificazione lo scorso anno entro maggio. Oggi infatti è in ritardo, ma non vuol dire che non possa ancora presentare la domanda di pensionamento. Il ritardo ha comportato però la perdita di 3 mesi come decorrenza del trattamento. E soprattutto, la domanda verrà liquidata se le risorse a disposizione sono ancora sufficienti, altrimenti se ne riparlerà l’anno venturo.