L’anno di servizio militare obbligatorio può essere valorizzato ai fini della pensione. Ed offre un anno di contribuzione versata. E’ un riscatto ma a differenza degli altri è a titolo gratuito e, quindi, gli uomini che hanno svolto il servizio militare possono contare su un anno di contributi in più.
Pensione un anno prima
Ovviamente il riscatto del servizio militare anticipa la pensione di un anno solo se si parla della pensione anticipata; per la pensione di vecchiaia, infatti, offre soltanto un anno in più di contributi su cui calcolare l’assegno previdenziale.
Ma l’anno di militare riscattato ha la stessa valenza di un anno di lavoro effettivo e non molti utilizzano questa possibilità.
Come dicevamo il riscatto è a titolo gratuito e può essere richiesto in qualsiasi momento della vita del lavoratore, anche dopo la pensione.
Nel caso di richiesta dopo il pensionamento, infatti, l’anno di servizio militare riscattato porta ad un ricalcolo della pensione sull’anno di contributi in più versato.
Quale documentazione è necessaria per chiedere il riscatto dell’anno di leva?
Per ottenere l’accredito è necessario almeno un contributo obbligatorio effettivamente versato anche se:
- successivo al periodo di servizio militare;
- riferito a un rapporto di lavoro svolto all’estero in un paese legato all’Italia da convenzione in materia previdenziale.
Il riscatto, ovviamente, può essere richiesto solo se il periodo del servizio militare non è coperto da altra contribuzione.
Il richiedente deve presentare una dichiarazione sostitutiva di certificazione (cosiddetta autocertificazione) per attestare l’avvenuto adempimento o meno di detti obblighi ovvero l’esenzione dagli stessi. Nella dichiarazione devono essere indicati i periodi richiesti e il distretto o l’ufficio militare di appartenenza.
Successivamente l’Inps provvederà a richiedere direttamente la documentazione probatoria al Distretto o l’Ufficio militare indicato dall’interessato.