In Italia il sistema previdenziale ha alcuni numeri che possono essere considerati come numeri fissi. Parliamo dei numeri 67 e 20. Il primo è quello relativo all’età pensionabile. Il secondo alla carriera contributiva minima per la pensione. Infatti 67 anni di età è l’attuale limite relativo alle pensioni di vecchiaia. Invece 20 anni di contributi è la soglia contributiva altrettanto minima per entrare, salvo alcune eccezioni, nel perimetro del pensionamento ordinario. Ma c’è un altro numero familiare quando si parla di pensioni. CI riferiamo a 41, ovvero agli anni di contributi che servono per due misure di pensionamento anticipato. E adesso le analizzeremo entrambe.
Pensioni 2024 a 62 anni
La prima misura che ha nei 41 anni di contributi la soglia minima è la quota 103. In questo caso parliamo di una misura estesa a tutti i lavoratori ma con un limite di età prefissato. Infatti ai 41 anni di contributi bisogna aggiungere anche 62 anni di età almeno. La somma di età e contributi come è logico, da esattamente 103. La pensione è senza limiti di platea, ha una finestra di decorrenza di 7 mesi per i lavoratori del settore privato (anche per gli autonomi) e 9 mesi nel settore pubblico (salvo che per il comparto scuola, dove i pensionamenti seguono l’anno scolastico e non quello solare). La prestazione è fino a massimo 4 volte il trattamento minimo fino al raggiungimento di 67 anni di età. Ed il calcolo della pensione spettante è contributivo indipendentemente dall’avvio della carriera o dal numero di anni di contributi prima o dopo il 1996.
Pensioni 2024 senza limiti di età con 41 anni di contributi
Sempre 41 anni, stavolta senza alcun limite di età è la soglia prevista dalla quota 41 per i precoci. In questo caso parliamo di una pensione limitata a 4 categorie e cioè:
- invalidi al 74% almeno;
- disoccupati che hanno chiuso con la Naspi da non meno di 3 mesi;
- caregivers che da almeno 6 mesi convivono con ed assistono un familiare disabile grave;
- addetti ai lavori gravosi da non meno di 6 degli ultimi 7 anni o da 7 degli ultimi 10 anni.
Serve che il primo anno di contributi, cioè 12 mesi o 52 settimane, sia stato completato prima del compimento dei 19 anni di età. La finestra di decorrenza è di 3 mesi dalla data di maturazione dei 41 anni di contributi. La pensione non ha limiti di importo e viene calcolata con il sistema misto, cioè retributivo fino al 1996 e contributivo dopo. Solo per chi ha maturato almeno 18 anni prima del 1996, la pensione è calcolata con il retributivo fino al 2012.