Il pensionamento è una delle questioni più importanti e dibattute nella vita dei lavoratori italiani. Negli ultimi anni, le regole per accedere alla pensione sono cambiate più volte, a seguito delle diverse riforme della previdenza pubblica. Tra queste, la più incisiva è stata la cosiddetta Legge Fornero, approvata nel 2011 con il decreto Salva Italia.
Ma in cosa consiste questa legge e quali sono le sue principali novità? E quali sono le prospettive per il futuro, considerando che dal 2025 potrebbero cambiare ancora alcune condizioni per il pensionamento anticipato? In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questi aspetti, analizzando le diverse tipologie di pensione previste dalla Legge Fornero e le possibili modifiche in vista del 2025.
Le misure della Legge Fornero
La Legge Fornero prevede quattro principali tipologie di pensione che gli iscritti alle gestioni amministrate dall’Inps possono ottenere: due di vecchiaia e due anticipate. Vediamole nel dettaglio.
- Pensione di vecchiaia ordinaria: si ottiene al raggiungimento dei 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi. Alcune categorie di lavoratori impegnati in mansioni particolarmente rischiose possono accedere al pensionamento a 66 anni e 7 mesi con 30 anni di contributi.
- Pensione di vecchiaia con 5 anni di contributi: si ottiene al raggiungimento dei 71 anni di età con almeno 5 anni di contributi. Si tratta di una pensione minima che non è cumulabile con altre prestazioni previdenziali o assistenziali.
- Pensione anticipata ordinaria: si ottiene senza dover soddisfare un requisito di età minimo, ma con la sola anzianità contributiva, che deve risultare almeno pari a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Per i lavoratori precoci appartenenti a specifiche categorie tutelate il requisito è ridotto a 41 anni. Il requisito contributivo si può raggiungere anche attraverso il regime di cumulo, cioè sommando gratuitamente i versamenti non coincidenti accreditati presso diverse gestioni di previdenza, comprese le casse dei liberi professionisti.
- Pensione anticipata a 64 anni: si ottiene al raggiungimento dei 64 anni di età con almeno 20 anni di contributi. Questo tipo di pensionamento richiede che l’importo della pensione sia pari ad almeno 3 volte l’importo dell’assegno sociale (che scende a 2,8 volte per donne con un figli e a 2,6 volte in caso di due o più figli) INPS e possono accedervi solo i contributivi puri.
Come cambieranno le pensioni nel 2025?
Come abbiamo visto, la Legge Fornero ha cambiato profondamente il sistema pensionistico italiano, introducendo requisiti più severi per accedere alle pensioni di vecchiaia e anticipate. Tuttavia, negli anni successivi sono state introdotte alcune misure sperimentali per consentire un’uscita anticipata dal lavoro a determinate categorie di lavoratori. Queste misure scadranno alla fine del 2024 ma saranno prorogate nello stesso identico modo dalla Legge di Bilancio 2025..
La proroga alla Quota 103 con 62 anni e 41 di contributi, la proroga dell’Ape sociale e dell’Opzione donna sono state già blindate, ma si attendono ulteriori modifiche alle pensioni minimi.
Sarà quindi necessario attendere i prossimi mesi per capire quali saranno le novità definitive in materia di pensioni e quali saranno gli effetti sulle aspettative e sul benessere dei lavoratori italiani.