Nel 2024 la pensione di vecchiaia è stata uniformata ai 67 anni di età e con 20 anni di contributi per tutti. Infatti i due requisiti sono rimasti inalterati per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 e sono diventati gli unici da completare per chi ha iniziato a lavorare dopo tale anno. In pratica la pensione di vecchiaia è diventata più semplice anche per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995. Questi soggetti fino allo scorso anno per andare in pensione a 67 anni dovevano centrare un requisito aggiuntivo che era quello dell’importo minimo della pensione che non doveva essere inferiore ad 1,5 volte l’assegno sociale. Vincolo eliminato dalla Legge di Bilancio. Ma se uno non ha raggiunto i 20 anni di contributi? Un’altra novità importante introdotta dalla Legge di Bilancio consente di recuperare anche 5 anni di contributi. Permettendo a chi ha maturato solo 16 anni di versamenti, di accedere alla pensione senza dover aspettare i 71 anni di età.
La pensione 2024 prima del previsto, anche se i contributi sono pochi
La novità della manovra di Bilancio si chiama pace contributiva. Una misura destinata a chi ha iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. Con questo strumento l’interessato può andare a riscattare, coprendo di contributi, fino a 5 anni di periodi vuoti. Chi nel 2024 completa i 67 anni di età ma raggiunge solo 15 anni di contributi, con questa soluzione può arrivare ai fatidici 20 anni. Pagando naturalmente un corrispettivo. ma evitando di dover attendere la pensione di vecchiaia che per i contributivi scatta a 67 anni di età.
Cosa deve spendere un lavoratore
Il costo della pace contributiva è a carico del lavoratore. E quindi si tratta di comprare da solo i contributi mancanti. Ma solo se questi sono compresi tra l’anno in cui sono arrivati i primi versamenti ed il 2024.
Il calcolo su ciò che un lavoratore deve versare è quello percentuale basato sull’aliquota contributiva vigente nel fondo a cui chiedere il riscatto tramite la pace contributiva. Si prende a riferimento la retribuzione utile ai fini previdenziali degli ultimi 12 mesi e si applica il 33% di aliquota contributiva per un lavoratore dipendente iscritto al FPLD. Un lavoratore quindi può riscattare 5 anni non coperti da nessun contributo cioè senza lavoro, ammortizzatori sociali e altra contribuzione.
Ecco alcune regole da rispettare
Non si possono riscattare periodi scoperti per cause differenti, come può essere il mancato versamento dei contributi da parte di un datore di lavoro. Si possono riscattare i periodi passati, ma anche quelli futuri di questo 2024. Per esempio, a chi mancano 8 mesi per i 20 anni di contributi, è consentito riscattare subito i periodi da maggio a dicembre 2024, perché ricadono nell’anno dell’ultimo versamento accreditato. Questa soluzione è utile per chi ad aprile compie 67 anni di età e magari ha perso il lavoro 8 mesi prima di completare i 20 anni di versamenti.