Per andare in pensione i lavoratori devono innanzi tutto rispettare i requisiti previsti da ciascuna misura pensionistica presente nel nostro ordinamento. Si fa un gran parlare del fatto che le pensioni di vecchiaia in Italia sono troppo distanti nel tempo e troppo difficili da prendere. In effetti l’età pensionabile a 67 anni è piuttosto alta. Ma l’età media di uscita dal mondo del lavoro è nettamente più bassa, come dimostrano alcune stime che fissano l’uscita a 62 anni o poco meno.
Il motivo è presto detto. Infatti ci sono diverse misure pensionistiche che permettono uscite anticipate dal mondo del lavoro e queste misure non fanno altro che abbassare l’età media di uscita. E due di queste misure saranno senza ombra di dubbio disponibili anche nel 2024, perché non dipendono da cosa il governo farà nella legge di Stabilità.
Pensioni 2024 a 64 anni, ecco perché e come
Per esempio esiste una misura che consente a chi è privo di contributi effettivi, figurativi, volontari e quindi di qualsiasi tipo, prima del 1° gennaio 1996, di lasciare il lavoro a 64 anni di età. Basterebbe arrivare a questa età nel 2024, rispettare l’anzianità di contribuzione prima citata e completare almeno 20 anni di contributi per provare ad andare in pensione con questa pensione anticipata contributiva.
Provare non significa andarci per forza, perché c’è un altro requisito da rispettare che è quello dell’importo della pensione. Se, conti alla mano, il lavoratore non matura un assegno di oltre 1.400 euro al mese (pari o sopra 2,8 volte l’assegno sociale), la pensione non può essere liquidata.
Pensioni con 41 anni di contributi anche nel 2024
Senza alcun limite di età e quindi con il solo rispetto del vincolo dei 41 anni di contributi, chi rientra nella quota 41 per i precoci potrà andare in pensione anche nel 2024. La misura non è in pericolo, perché anche l’anno venturo per determinati lavoratori potrà risultare fruibile. Per poter andare in pensione serve essere alternativamente:
- Caregivers;
- Disoccupato;
- Invalido;
- Lavoratore alle prese con mansioni gravose.
Il disoccupato deve aver terminato di prendere l’intera Naspi spettante da 3 mesi almeno prima di poter presentare domanda. Per gli invalidi serve almeno il 74% di invalidità certificata. Per i caregivers è necessario che l’opera di assistenza al parente convivente disabile almeno al 74%, sia iniziata da almeno 6 mesi prima della data di presentazione della domanda. Per i lavori gravosi che rientrano nelle originarie 15 categorie previste e presenti nell’elenco sul sito dell’INPS, bisogna averle svolte per 6 degli ultimi 7 anni o per 7 degli ultimi 10 anni.