Al posto di più misure, tutte con età differenti e requisiti differenti, ecco arrivare il fondo unico. In pratica nelle mire del governo c’è la misura unica che consente a tutti di anticipare la pensione rispetto ai requisiti ordinari. L’età individuata è 63 anni. Le basi sono state gettate nella legge di Bilancio che il governo ha presentato e che adesso deve completare il suo iter di approvazione.
Il 2024 anno zero delle pensioni, non è una riforma ma molto cambia
Per le pensioni è tempo di grandi cambiamenti. Infatti anche senza il varo di una autentica riforma delle pensioni, ecco comparire nella legge di Bilancio un pacchetto previdenziale davvero rivoluzionario. Spariscono dal primo gennaio 2024 alcune misure a cui i contribuenti da anni si erano abituati. Opzione donna dice addio e pure l’Ape sociale scompare. Dentro il fondo unico, che ha nei 63 anni di età quella canonica di uscita per tutti. Ma in base alla categoria di appartenenza, cambiano i requisiti. Per esempio le donne, a prescindere dalla loro condizione e dal loro lavoro, escono con 35 anni di contributi versati. Gli uomini invece, a 41 anni di contributi versati, a meno che non si rientra nella platea degli ex beneficiari dell’Ape sociale. In questo caso i contributi necessari sono 36. E parliamo di invalidi, caregivers, disoccupati e lavori gravosi.
I requisiti alternativi categoria per categoria
In attesa che tutto venga confermato, oggi possiamo già presentare il campo degli eventuali requisiti aggiuntivi da completare per rientrare in questo fondo unico. Perché se davvero è l’Ape sociale a sparire e cambiare pelle nel fondo, ecco che resteranno attivi tutti i limiti della misura. Per esempio, il caregivers deve avere iniziato ad assistere il parente disabile con cui convive obbligatoriamente, da almeno 6 mesi. L’invalido deve essere tale almeno al 74% ed il disoccupato deve prima aver terminato di percepire la Naspi spettante. Per il lavoro gravoso invece restano i limiti relativi alla durata dell’attività. Bisogna aver svolto l’attività logorante da almeno 7 degli ultimi 10 anni o da 6 degli ultimi 7 anni. Se anche opzione donna è una misura cancellata e trasferita nel fondo unico, il ricalcolo contributivo resterà senza dubbio. Altrimenti la misura diventerebbe troppo favorevole.