Nel 2024 potranno andare in pensione i disoccupati dopo aver percepito l’indennità per disoccupati per l’intera durata. Una delle misure che consente a un disoccupato di poter andare in pensione subito e senza alcun limite di età è la quota 41 per il lavoratore precoci. Il problema per i disoccupati è come vedremo, la decorrenza della prestazione piuttosto lunga. Perché anche maturando i requisiti l’attesa è piuttosto lunga.
Pensioni 2024 per i disoccupati, ma bisogna attendere 6 mesi, ecco perché
Per andare in pensione con quota 41 come lavoratori precoci e come disoccupati, gli interessati devono aver terminato di percepire la Naspi interamente. Naturalmente parliamo di disoccupati che hanno perso il lavoro involontariamente. Perché senza questo fattore, non potendo andare in NASPI non si può andare in pensione con quota 41. La misura si rivolge non solo ai disoccupati, che sono solo alcuni dei soggetti a cui la quota 41 precoci viene concessa. Infatti la misura può essere appannaggio anche di addetti al lavoro gravoso, di invalidi e caregivers. Per i disoccupati però la decorrenza potrebbe essere più lunga delle altre categorie. Innanzitutto perché bisogna attendere una finestra di 3 mesi per la decorrenza del trattamento. Questa finestra però vale per tutti i beneficiari della quota 41 e non soltanto per i disoccupati. Ciò che rende più lunga l’attesa per i disoccupati è strettamente collegato all’ammortizzatore sociale.
Dalla NASPI alla quota 41, cosa fare?
Per andare in pensione con quota 41 serve raggiungere almeno 41 anni di versamenti contributivi. Di questi, almeno 35 anni devono essere effettuati da lavoro. Ed almeno un anno deve essere antecedente il compimento dei 19 anni di età. Per il disoccupato c’è il requisito aggiuntivo di aver terminato di percepire la NASPI. E l’ultima rata di indennità per disoccupati deve essere stata percepita almeno 3 mesi prima della presentazione della domanda di pensione. Ecco spiegato il fatto che la decorrenza della prestazione per un disoccupato può slittare di 6 mesi. Perché la finestra di tre mesi decorre dal completamento del requisito sulla NASPI prima citato. In parole povere, un disoccupato potrà presentare domanda solo dopo 3 mesi dall’ultima NASPI e poi dovrà attendere altri 3 mesi di finestra proprio dalla data di maturazione di questo ennesimo requisito.
