Come andare in pensione a 62 anni, tutti i requisiti e che sacrifici accettare Come andare in pensione a 62 anni, tutti i requisiti e che sacrifici accettare

Pensioni 2025: i 5 modi per accedere a quella di vecchiaia

Non un solo modo per andare in pensione di vecchiaia, ma ne esistono addirittura cinque, vediamo quali sono e che requisiti necessitano.

Per quel che riguarda i pensionamenti 2025, le tipologia di pensioni di vecchiaia restano 5, come nel 2024. La Legge di Bilancio 2025, infatti, non ha portato grandi novità in ambito previdenziale e ha previsto quasi soltanto la riconferma di Quota 103, Ape Sociale e Opzione donna. Una delle poche novità previste riguarda la pensione di vecchiaia per le lavoratrici madri che si arricchisce di uno sconto ulteriore di 4 mesi per chi ha avuto almeno 4 figli.

Alla luce di questo e per il fatto che quasi nulla è cambiato, per chi deve lasciare il mondo del lavoro potrebbe risultare utile sapere che non è prevista una sola pensione di vecchiaia ma ben 5 tipologie diverse e ognuna richiede diversi requisiti di accesso.

E’ errato pensare, quindi, che gli unici due requisiti che consentono l’accesso alla pensione di vecchiaia sono:

  • aver compiuto i 67 anni di età;
  • aver maturato almeno 20 anni di contributi.

Non è così, questi sono i soli requisiti che permettono l’accesso alla pensione di vecchiaia ordinaria, ma esistono ben altre 4 tipologie di pensione di vecchiaia che potrebbero aprire le porte al pensionamento di moltissimi altri contribuenti.

Pensione di vecchiaia contributiva a 67 anni

Per i lavoratori che hanno versato tutti i propri contributi nel sistema contributivo (a partire dal 1996 o con computo in Gestione Separata) accedono alla pensione con le tre pensioni di vecchiaia previste dalla Legge Dini. La prima è quella a 67, molto simile alla pensione di vecchiaia ordinaria, con un’unica differenza, invece di due requisiti ne richiede tre, ovvero:

  • aver compiuto almeno 67 anni di età;
  • aver versato almeno 20 anni di contributi;
  • che l’assegno di pensione spettante abbia almeno l’importo dell’assegno sociale (534,41 euro nel 2024, ma il requisito è soggetto a rivalutazione annuale).

Pensione di vecchiaia a 71 anni

La Legge Dini prevede la pensione di vecchiaia che richiede il minor numero di anni di contributi per l’accesso. Si tratta di una misura pensata esclusivamente per chi nella propria vita non ha avuto carriere molto lunghe e per chi, avendo versato anche 20 anni di contributi a 67 anni non ha diritto di accesso alla pensione di vecchiaia a causa dell’importo dell’assegno.

La pensione a 71 anni richiede solo 3 requisiti:

  • che tutti i contributi siano ne sistema contributivo;
  • aver compiuto i 71 anni;
  • aver versato almeno 5 anni di contributi.

Pensione di vecchiaia a 64 anni

Anche se quasi da tutti questa pensione viene scambiata per una pensione anticipata, si tratta di una pensione di vecchiaia a tutti gli effetti concessa con 3 anni di anticipo. Si tratta del metodo di pensionamento riservato a chi al raggiungimento dei 64 anni ha versato almeno 20 anni di contributi e maturato un assegno di pensione pari a:

  • 3 volte l’assegno sociale Inps per la generalità dei lavoratori (1.603,23 euro);
  • 2,8 volte l’assegno sociale Inps per le mamme con almeno 1 figlio (1.496,34 euro);
  • 2.6 volte l’assegno sociale Inps per le mamme che hanno avuto almeno 2 figli (1.389,46 euro).

Pensione di vecchiaia per invalidi

Solo per i lavoratori invalidi del settore privato è possibile accedere alla pensione con un grosso anticipo. Serve, per poterne fruire, una invalidità pensionabile dell’80% almeno e:

  • almeno 56 anni di età per le donne;
  • almeno 61 anni di età per gli uomini;
  • almeno 20 anni di contributi versati (ma se si rientra nelle deroghe Amato ne bastano anche 15 di anni di contributi).

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