Pensioni 2025, da giugno a settembre 50 euro in meno, al via il recupero dell’INPS Pensioni 2025, da giugno a settembre 50 euro in meno, al via il recupero dell’INPS

Pensioni 2025, da giugno a settembre 50 euro in meno, al via il recupero dell’INPS

Presto 50 euro al mese in meno di pensione, ecco le somme da restituire all’INPS e chi dovrà subire i tagli.

Si sapeva da tempo e adesso c’è la conferma. Dopo i primi mesi dell’anno 2025 con le pensioni che sono cresciute, anche se di poco, per via della rivalutazione annuale, arrivano dei mesi negativi.

Non per tutti. Perché si tratta di un argomento che riguarda solo alcuni pensionati. Ma tra qualche mese arriveranno dei tagli di assegno. Sulle pensioni 2025, da giugno a settembre 50 euro in meno. Perché è al via il recupero dell’INPS su un bonus una tantum previsto dal vecchio governo Draghi.

Con una mano danno soldi, con l’altra li tolgono, questo il pensiero comune di quei pensionati che adesso sono finiti in questa situazione e che si troveranno con 4 mesi di pensione più bassa.

Pensioni 2025, da giugno a settembre 50 euro in meno, al via il recupero dell’INPS

Un taglio da 50 euro al mese per 4 mesi, questo ciò che adesso devono attendere i pensionati in vista delle pensioni in pagamento dal mese di giugno. Si parla di taglio, ma in effetti non è altro che la restituzione di somme percepite in più dal pensionato.

Ma non è un recupero figlio di ricalcoli di pensione o altro. Si tratta semplicemente della restituzione di un autentico bonus percepito da alcuni pensionati con un vecchio provvedimento del governo Draghi. Anche per i pensionati si ripete una storia che per i beneficiari dei bonus durante la pandemia, ha riguardato pure i lavoratori stagionali.

Perché per esempio chi fu colpito in maniera maggiore dalle limitazioni lavorative degli anni della pandemia, come i lavoratori del settore turistico, ricettivo e alberghiero, ha ricevuto diversi bonus in quel triste periodo. Alcuni di essi sono stati già restituiti dai beneficiari. E adesso tocca ai pensionati.

Somme da restituire, ecco di cosa si tratta

Somme erogate indebitamente in passato, per bonus che adesso si scopre che non erano spettanti per alcuni pensionati. Il riferimento è ad un bonus del 2022, una indennità una tantum introdotta quell’anno dal governo Draghi e che faceva riferimento ai redditi del pensionato nel 2021.

Dopo la chiusura delle procedure di verifica dell’INPS adesso emerge che a qualcuno quei soldi non toccavano.
All’epoca furono erogati bonus in unica soluzione da 200 euro per pensionati con redditi fino a 20.000 euro, e da 150 euro a titolari di redditi sopra 20.000 e fino a 35.000 euro.

Il recupero, come pare l’INPS abbia già provveduto a segnalare ai diretti interessati, non sarà in unica soluzione, ma con trattenute a rate sulle pensioni future. E saranno le pensioni da giugno a settembre quelle interessate da questo recupero in tagli da 50 euro al mese.