Non è difficile riuscire a trovare nel sistema previdenziale italiano delle misure che favoriscono l’accesso alla pensione in maniera molto agevolata e per alcuni versi quasi inaspettata. La legge di Bilancio nei suoi tanti articoli nasconde una concreta possibilità che possono sfruttare alcuni lavoratori per andare in pensione prima del previsto. Ed anche qualche nato nel 1960 può andare in pensione nel 2025. Ed è una novità prevista dalla legge di Bilancio. Un tipico esempio di queste pensioni per i nati nel 1960 è quello che adesso andremo a vedere, che riguarda però solo una particolare categoria di contribuenti.
La pensione di vecchiaia ordinaria tra contributivi e retributivi
Nel 2025 la pensione di vecchiaia ordinaria è la misura che consentirà il pensionamento con 20 anni di contributi ma solo per chi raggiunge la giusta età pensionabile. Quindi è una misura che è destinata soprattutto ai nati nel 1958, perché sono loro che possono andare in pensione compiendo nel 2025 i 67 anni di età previsti.
Solo chi ha iniziato a lavorare dopo l’anno di entrata in vigore del sistema contributivo con la riforma Dini, oltre all’età e ai contributi deve raggiungere pure un trattamento non inferiore all’assegno sociale per poter vedere accettata la domanda di pensione da parte dell’INPS. Significa che nel 2025 bisognerà maturare un trattamento non più basso di 603,40 euro per andare in pensione per i soggetti che vengono definiti contributivi puri e che pertanto hanno un trattamento diverso dai retributivi.
Ma nel sistema contributivo, per chi vi rientra in pieno per via della sua carriera cominciata dopo il 1995, ecco che ci sono agevolazioni per le lavoratrici con figli. Ed è proprio a loro che si collega la possibilità di sfruttare le pensioni 2025 per i nati nel 1960.
Come funziona il taglio dell’età sulla pensione di vecchiaia
Per i contributivi puri nel caso delle lavoratrici che nella loro vita sono diventate mamme una o più volte, ci sono agevolazioni molto importanti. Agevolazioni valide ormai da tempo, ma che il governo Meloni ha deciso di aggiornare nella legge di Bilancio. Tra le righe del testo della manovra, ecco che emergono le agevolazioni per le contributive diventate mamme. Nello specifico del testo della manovra si legge che per le lavoratrici madri nuove iscritte per via del fatto che hanno il primo accredito a qualsiasi titolo successivo al 31 dicembre 1995, c’è la possibilità di sfruttare un concreto taglio all’età pensionabile. Un taglio di 4 mesi a figlio come sempre, ma con un potenziamento per chi ha avuto più di tre figli.
Infatti mentre fino al 31 dicembre 2024 le lavoratrici madri potevano scontare 4 mesi a figlio avuto fino a massimo 12 mesi rispetto ai 67 anni di età delle pensioni di vecchiaia, dal primo gennaio questo sconto può arrivare a 16 mesi per chi ha avuto 4 o più figli. Il limite passa quindi da 12 mesi per donne con almeno 3 figli avuti a 16 mesi per donne con almeno 4 mesi avuti.
Ecco la pensione 2025 per le nate entro il mese di aprile del 1960
Proprio per questo possiamo sostenere che ci saranno delle nate nel 1960 che potranno andare in pensione nel 2025. parliamo di chi, per data di nascita, riesce a compiere i 65 anni e 8 mesi entro il 31 dicembre 2025. In pratica, fino alle nate entro il mese di aprile del 1960 si apre questa concreta possibilità di anticipare l’uscita che, senza l’intervento del governo, poteva sopraggiungere solo nel 2026.