Andare in pensione cinque anni prima o addirittura anticipandola di 10 anni è ciò che permette la RITA, ovvero la rendita integrativa temporanea anticipata. Tutti i lavoratori che hanno versato almeno cinque anni di contributi in un fondo integrativo, che hanno vent’anni di contributi versati alla previdenza obbligatoria e che si trovano a cinque anni dalla pensione di vecchiaia possono sfruttare un canale agevolato che permette di ottenere una rendita da parte del fondo a cui hanno provveduto a versare. Un modo per aumentare il proprio reddito mensile fin da subito, o per essere accompagnati alla vera e propria pensione.
Pensioni a 57 o 62 anni, ecco una soluzione anticipata
La RITA consente di andare in pensione sfruttando in anticipo ciò che è stato versato al fondo di previdenza integrativo prescelto- Ed è un anticipo di ben cinque anni rispetto all’età ordinaria. In pratica la prestazione per chi ha versato al fondo integrativo può essere percepita già a partire dai 62 anni di età. Invece se l’interessato viene da almeno due anni di inoccupazione, la rendita può essere richiesta già a partire dai 57 anni. In un momento in cui la previdenza integrativa è sempre di attualità, con alcune proposte di riforma delle pensioni che mirano a potenziare questa previdenza complementare, parlare di RITA è sicuramente di attualità. Va detto che alla luce della grave crisi economica di questi anni, lavoratori capaci di versare anche alla previdenza obbligatoria per un futuro migliore, sono sempre meno. Però chi negli anni è riuscito ad aderire ad un fondo integrativo, può sfruttare questo canale.
Meglio sfruttarla subito la RITA o no?
Ricapitolando, un lavoratore che ha provveduto a versare alla previdenza integrativa per almeno 5 anni può godere di un trattamento fin da subito, chiedendo al fondo a cui ha versato, che l’erogazione di una rendita mensile sia anticipata. La misura nata nel 2017 può essere sfruttata. Anzi, per quello che si legge in giro, sarebbe opportuno sfruttarla quanto prima. La rendita che consente di godere di un reddito aggiuntivo fino all’età di 67 anni, oggi è perfettamente cumulabile è riuscito già ad ottenere un trattamento pensionistico dall’INPS. Una cosa che non è certo che resterà così perché sul tavolo del governo c’è un dossier aperto che vuole mettere mano alla misura. E proprio sulla sua cumulabilità con un’altra misura di pensionamento anticipato.