Esistono diverse misure che permettono la pensione a 58 anni.
Tra queste due sono dedicate esclusivamente alle donne. Vediamo quali sono e le possibilità di accedere alla quiescenza per chi ha 58 anni.
Pensione a 58 anni
Fermo restando che la pensione di vecchiaia si raggiunge al compimento dei 67 anni per chi è in possesso di almeno 20 anni di contributi, vediamo quali sono le forme che permettono l’anticipo di 9 anni.
La pensione anticipata permette l’accesso alle donne con 41 anni e 10 mesi di contributi (possono accedere, quindi, coloro che hanno iniziato a lavorare a 16 anni e lo hanno fatto ininterrottamente fino al compimento dei 58 anni) e agli uomini con 42 anni e 10 mesi di contributi (in questo caso è necessario aver iniziato il lavoro a 15 anni).
La pensione quota 41 per precoci permette l’accesso ai lavoratori che hanno maturato almeno 41 anni di contributi (inizio lavoro a 17 anni, quindi per accedere a 58 anni) che hanno almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età e che appartengano ad uno dei profili tutelati dalla normativa.
A 58 anni possono accedere alla pensione con l’opzione donna le lavoratrici dipendenti che hanno maturato almeno 35 anni di contributi e che abbiano avuto almeno 2 figli. Per le donne con un solo figlio l’uscita slitta a 59 anni e per chi non ne ha avuti a 60 anni, fermo restando il requisito contributivo dei 35 anni versati. Sia il requisito dei 35 anni di contributi che quello anagrafico, però, devono essere stati raggiunti al 31 dicembre 2022.
Per le lavoratrici del settore privato o per quelle autonome con percentuale di invalidità pari o superiore all’80% è possibile richiedere la pensione di vecchiaia anticipata a 56 anni con soli 20 anni di contributi. Considerando, poi, che è necessario attendere una finestra di 12 mesi per la decorrenza della pensione, la stessa verrebbe liquidata al compimento dei 57 anni. Ricordiamo, per completezza di informazione che agli uomini l’accesso è consentito a 61 anni con decorrenza del trattamento a 62 anni.
Ultima misura che permette il pensionamento a 57 anni è la RITA, ovvero Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, permette l’accesso a 57 anni a coloro che, disoccupati da 24 mesi almeno, hanno un fondo previdenziale complementare in cui siano stati versati almeno 5 anni di contributi e abbiano versato nell’assicurazione generale obbligatoria almeno 20 anni di contributi.