Potrà piacere o no, potrà essere considerata una misura destinata a pochi, ma la cosa vera è che il contratto di espansione può consentire a più di qualcuno di anticipare il proprio pensionamento. E proprio a rimarcare il fatto che la misura è valida, l’Inps ha prodotto le istruzioni operative per le aziende che possono essere interessate da questa misura.
Contratto di espansione, cos’è in sintesi
I chiarimenti operativi che l’Inps ha prodotto per il contratto di espansione si sono resi necessari per via del fatto che parliamo di una misura particolare che da poco il governo ha ampliato come platea e che qualcuno vorrebbe ancora di più estendere. L’Inps ha confermato che possono essere presentate le domande e come sottolinea pure il sito PensioniOggi.it, tutto può essere fatto telematicamente tramite il Portale delle Prestazioni Atipiche (PRAT).
La misura conosciute come contratto di espansione prevede da parte delle aziende interessate una fideiussione bancaria che deve andare a garantire il pagamento degli oneri connessi all’esodo dei lavoratori che si trovano a 5 anni dalla pensione di vecchiaia o dalla pensione anticipata.Parliamo di un autentico prepensionamento con il lavoratore che dall’azienda riceve una indennità mensile di accompagnamento alla pensione.
Le istruzioni nel messaggio n° 2419 del 2021 dell’Inps
L’Inps come detto, ha pubblicato un nuovo messaggio, il n° 2419 con cui integra la precedente circolare n° 48 sempre del 2021. I dubbi interpretativi sulla misura riguardano le aziende interessate dal contratto di espansione con numerosi adempimenti a cui queste aziende sono chiamate. In primo luogo i datori di lavoro sono chiamati a “presentare l’accordo relativo al contratto di espansione”.
La presentazione deve essere fatta direttamente all’istituto, utilizzando ciò che permette il cassetto previdenziale del datore di lavoro.L’area a tema è: “Contratto espansione 41 – 5 bis dlgs 148/2015” e l’istanza va presentata almeno 90 giorni prima del via alla procedura di prepensionamento per il primo lavoratore che l’azienda intende inserire in quello che avtitti gli effetti è un programma di esodo.
I chiarimenti sui requisiti di dimensione
Questo passaggio burocratico è pressoché obbligatorio visto che serve affinché l’Istituto previdenziale possa accertare che il datore di lavoro che intende avviare la procedura, rientri nel requisiti principale della misura che è quello dimensionale. Va ricordato infatti che l’opportunità riguarda aziende che hanno, nei 6 mesi che precedono l’avvio del contratto di espansione, un organico dipendenti non inferiore a 100 lavoratori.
È ciò che prevede la modifica al contratto di espansione prevista dal Decreto Legge n° 73 del 2021, più dettagliatamente all’articolo n° 39.Sempre l’azienda deve presentare all’Inps, per conto del lavoratore, la relativa domanda di certificazione del diritto alla pensione in cui verrà confermato anche l’importo dell’indennità spettante.Un passaggio fondamentale questo affinché si possa avere chiaro il piano degli oneri che l’azienda deve sostenere.