Andare in pensione a 64 anni nel 2023 significa andare in pensione sfruttando misure in deroga ai requisiti ordinari. Ci sono diverse misure che hanno altrettanto differenti e specifici requisiti. E in alcuni casi sono misure che nel 2024 potrebbero non essere più sfruttabili.
Fino al 31 dicembre 2023 l’uscita a 64 anni è garantita?
La legge di bilancio 2023 ha prodotto la Quota 103. Misura che ha preso il posto della Quota 102 in vigore fino al 2022. Si tratta di una misura che prosegue l’esperienza delle prestazioni per quotisti, iniziata con la Quota 100 in vigore fino al 2021. La quota 103 permette il pensionamento con 62 anni di età e con almeno 41 di contributi versati e resterà in vigore, salvo proroghe, fino al 31 dicembre 2023. Tutti i lavoratori dipendenti e autonomi, senza distinzione tra uomini e donne e senza distinzioni di tipologia di lavoro svolto possono accedere a questa misura.
Quali le misure a 64 anni?
Un’altra misura che permette di andare in pensione a 64 anni è la pensione anticipata ordinaria. Servono 42 anni e 10 mesi di contributi, ma per le donne invece bastano 41 anni e 10 mesi. E non ci sono limiti di età. Chi ha versato almeno 20 anni di contributi, ha raggiunto almeno 64 anni di età ed ha maturato una pensione d’importo non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale, può andare in pensione con l’anticipata contributiva. Ma deve aver iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995.
Cosa fare per lasciare il lavoro a 64 anni
L’Ape sociale è un’altra misura che permette uscite a 64 anni, visto che l’età minima per la prestazione è fissata a 63 anni. Servono anche 30 anni di contributi per i caregivers, i disoccupati e gli invalidi, 32 anni per gli edili e i ceramisti e 36 anni per i lavori gravosi. La quota 41 per i precoci invece, essendo senza limiti di età rientra tra le misure che consentono il pensionamento a 64 anni. Basta completare 41 anni di contributi di cui uno accumulato prima del compimento dei 19 anni di età. Anche in questo caso la misura riguarda solo i lavori gravosi, gli invalidi, i caregivers e i disoccupati.
