Andare in pensione a 64 anni nel 2021? Si può, ma non è una misura per tutti. Infatti occorrono almeno 20 anni di contributi, un requisito di anzianità di carriera e un requisito relativo all’importo della pensione.
Naturalmente questa non è l’unica via per uscire a 64 anni, ma almeno dal punto di vista della carriera è quella più fruibile.
A 64 anni in pensione, diverse le misure che lo permettono
Andare in pensione a 64 anni è una cosa assolutamente realizzabile. Il sistema ha diverse misure che lo permettono. Innanzi tutto la quota 100. Infatti la tanto contestata misura tanto cara a Matteo Salvini può essere percepita già a 62 anni, ma tra le combinazioni possibili anche la 64+38.
Nulla vieta infatti a chi si ritroverà con 64 anni compiuti e 38 di contribuzione versata entro il 31 dicembre prossimo, di uscire con quota 100. E se sì è disoccupati che da tre mesi hanno finito con la Naspi spettante, invalidi con il 74% di disabilità certificata o soggetti che hanno un familiare disabile a carico e convivente, c’è l’Ape sociale.
Si esce a partire dai 63 anni di età (e quindi anche a 64 anni) con 30 anni di contributi. Ape sociale anche per maestre di asilo, infermieri delle sale operatorie, camionisti, edili e ciascun lavoratore che rientra nei 15 lavori gravosi previsti dalla normativa. Servono però almeno 36 anni di contributi oltre ad almeno 63 anni di età.
Pensione senza limiti di età
Ricapitolando, servono 38 anni per quota 100 e 30 o 36 per l’Ape sociale. Parliamo naturalmente di contributi versati. A 64 anni si può uscire anche con la pensione anticipata una volta raggiunta la ragguardevole soglia dei 42,10 anni di versamenti pere donne e i 41,10 anni per le donne.
Per le stesse categorie di potenziali beneficiari di Ape sociale anche la quota 41, destinata a chi ha almeno un anno di contributi precedenti il 19imo anno di età. Misura distaccata da limiti di età e quindi appannaggio anche di cui compie 64 anni.
Per le donne c’è pure opzione donna, che oltre all’età minima di 58 anni completata al 31 dicembre 2020 necessità di 35 anni di contribuzione completata alla stessa data.
Per i contributivi un canale a parte
E chi ha 64 anni ma non ha una carriera così lunga? Il minimo comune denominatore per tutte le misure è una carriera lavorativa e di versamenti effettuati piuttosto lunga, da 30, 35, 36, 41 e 42,10 anni di contributi versati.
Ma a 64 anni possono bastare anche solo 20 anni di contributi. Occorre però che ad età e contributi si colleghino altri due requisiti specifici. Occorre anche, che il primo contributo versato, a qualsiasi titolo, sia stato versato prima del 1° gennaio 1996. E poi occorre che l’assegno pensionistico liquidato sia pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.