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Pensioni a 64 o 67 anni: contributi e importi utili

Cosa cambia per contributivi o misti per la pensione a 64 o 67 anni di età.

Per le pensioni i lavoratori vanno suddivisi in due categorie in base alla data a partire dalla quale hanno iniziato a versati i loro contributi. Chi ha iniziato a lavorare prima del 1996 si contrappone a chi ha iniziato a lavorare dopo. Cambia molto in base alla data di partenza dei contributi a qualsiasi titolo versati.

Cambiano le regole di calcolo delle pensioni, ma cambiano anche le misure pensionistiche che si possono centrare. Ecco una dettagliata guida alle differenze tra queste due aree, soprattutto per quanto concerne il diritto a determinati trattamenti.

Pensioni a 64 o 67 anni, ecco come fare per andarci nel sistema contributivo

Chi ha cominciato a lavorare nel 1996 o dopo, è il cosiddetto contributivo puro. Si tratta di lavoratori che hanno una possibilità in più di andare in pensione rispetto agli altri, ma che hanno pure dei requisiti aggiuntivi da maturare per poter andare in pensione. Chi invece ha iniziato a lavorare prima del 1996, rientra nel cosiddetto sistema retributivo, se ha interrotto la cassiera prima del 1996, oppure nel misto se l’ha proseguita.

La prima differenza sostanziale è che il calcolo della pensione è penalizzante per i primi, perché il calcolo contributivo è meno favorevole rispetto al calcolo retributivo o al calcolo misto. In quest’ultimo sistema per i periodi di lavoro fino al 31 dicembre 1995 si utilizza il sistema retributivo, basato sulle ultime retribuzioni mentre per i periodi successivi si utilizza il calcolo contributivo, basato sul montante dei contributi. Chi ha 18 o più anni di versamenti già al 31 dicembre 1995 ha diritto al calcolo retributivo fino al 2012.

Pensioni a 64 anni per i contributivi puri

Per chi ha una carriera iniziata in data successiva al 31 dicembre 1995, c’è una forma di pensionamento anticipato che parte a 64 anni di età. La pensione anticipata contributiva si centra con 20 anni di contributi versati ma solo se l’importo della prestazione è pari ad almeno 2,8 volte l’assegno sociale.

Se consideriamo che l’assegno sociale 2023 è pari a 503,27 euro al mese, significa che la pensione anticipata contributiva si può prendere solo a fronte di un assegno liquidato in misura pari ad almeno 1.409,15 euro al mese.

Pensioni di vecchiaia a 67 anni per i contributivi

La pensione di vecchiaia è quella misura che spetta ai lavoratori nel momento in cui arrivano a 67 anni di età ed almeno a 20 anni di contributi versati. Ma questi due requisiti bastano solo per chi ha iniziato a lavorare prima del 1° gennaio 1996. Chi ha iniziato a lavorare dopo deve rispettare una condizione aggiuntiva. Infatti il lavoratore che ha la sua carriera iniziata dopo il 1995 deve ottenere una pensione pari ad almeno 1,5 volte l’assegno sociale per poter andare in pensione a 67 anni di età. In pratica per lui è necessario arrivare ad almeno a 754,90 euro al mese.