A partire dal 2021 anche i lavoratori dipendenti del settore privato che lavorano con un contratto di part time verticale potranno vedersi accreditare 52 settimane di contributi per la pensione a apatto che la loro retribuzione sia pari o superiore a 10724 euro l’anno.
Pensione e part time verticale
A prevedere la novità l’articolo 63 della Legge di Bilancio 2021.
Ma in cosa consiste questa novità ai fini pratici?
La contribuzione versata dai lavoratori part time verticale , non va a coprire tutto l’arco dell’anno soprattutto quando il lavoro viene svolto delle settimane si e delle settimane no.
Per i lavoratori stagionali la giurisprudenza, ad esempio, che lavorano da settembre a giugno, molto spesso ha riconosciuto l’annualità contributiva intera se il rapporto della contribuzione minima sulle settimane complessive, sia pari al minimale contributivo settimanale. Proprio come è previsto per i lavoratori in part time orizzontale.
L’articolo 63 della legge di Bilancio si propone, quindi di evitare contenziosi legali prevedendo che dal 1 gennaio 2021 i contratti di lavoro in part time verticale vadano a computare nell’anzianità contributiva utile alla pensione anche le settimane non lavorate a patto che sia raggiunto il minimale settimanale di 206 euro per tutte le settimane da coprire.
I lavoratori dipendenti del settore privato, quindi, anche se in part time vericale potranno vedersi riconoscere tutte le 52 settimane contributive a patto che la retribuzione minima annua sia pari ad almeno 10724 euro, ovvero i 206 euro settimanali moltiplicati per le 52 settimane dell’anno. Questo, ovviamente, a prescindere dalla collocazione temporali delle settimane lavorate.
Per fare un esempio pratico: se uno stagionale che lavora 3 mesi l’anno in questi 3 mesi ha una retribuzione pari o superiore a 10724 euro totale, la sua contribuzione sarà valida per 12 mesi e non solo per i 3 lavorati.
Nessuna novità, invece per i dipendenti pubblici per i quali, in base all’articolo 8, comma 2 della legge numero 554 del 29 dicembre 1988, anche gli anni di servizio ad orario ridotto sono sempre utili per intero al calcolo della pensione.
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