Evitare lo scalone che la fine di quota 102 avrebbe determinato. Questo è alla base dell’operato del Governo nella Legge di Bilancio che ha prodotto la quota 103. Certo, se l’idea era di evitare che chi, per pochi anni o addirittura mesi di contribuzione, non ha centrato al quota 102, l’obbiettivo è fallito. Chi aveva 37 anni di contributi o anche più, ma non 38 completi, al 31 dicembre 2022, non può certo entrare in quota 103. Perché servono 41 anni adesso. Anche il portare indietro da 64 anni a 62 anni l’età da quota 102 a quota 103 serve a poco. Nemmeno chi nel 2021 non aveva completato i 38 anni di quota 100 può adesso accedere alla quota 41. Forse solo i 60enni di allora, con 39 anni di contributi oggi rientrano in questa nuova versione di pensione per quotisti. Ma le possibilità di pensionamento nel 2023 non devono essere ridotte alla sola quota 103.
In pensione nel 2023, ecco tutte le possibilità
Anche se quota 103 ha deluso, non mancano le possibilità nel 2023 di poter accedere alla quiescenza. Ed alcune volte anche in misura piuttosto anticipata rispetto al solito. Ecco uno spaccato delle possibilità di oggi.
MISURA | età (anni) | contributi (in anni) |
pensione di vecchiaia ordinaria | 67 | 20 |
pensione anticipata ordinaria uomini | senza limiti | 42,10 |
pensione anticipata ordinaria donne | senza limiti | 41,10 |
Quota 41 precoci | senza limiti | 41 |
APE sociale invalidi, caregivers, disoccupati | 63 | 30 |
APE sociale lavori gravosi | 63 | 36 |
Usuranti e notturni | 61,7 | 35 |
Quota 103 | 62 | 41 |
Opzione donna | 60 | 35 |
La tabella prima citata mostra le possibilità di pensionamento 2023 con quelle che sono le misure ordinarie e gli scivoli. Ogni misura ha i suoi requisiti ulteriori da aggiungere a contributi ed età anagrafica. Per esempio, con due figli avuti l’età di opzione donna scende a 58 anni. Con un figlio invece a 59 anni. Oppure, per le anticipate 35 anni devono essere effettivi da lavoro. Oppure per il lavoro gravoso serve aver svolto tale attività in almeno 7 degli ultimi 10 anni o al più, in almeno 6 degli ultimi 7 anni. Per gli usuranti invece serve completare la quota 97,6 o superiore per determinati notturni.
Le misure alternative a quelle ordinarie, anticipate con invalidità e per i contributivi puri
A queste misure ordinarie, che in genere hanno una età ed una soglia contributiva da centrare, ma che escludendo limitazioni di platea, non hanno un terzo requisito fisso da centrare, si aggiungono altre misure davvero favorevoli.
MISURA | età (anni) | contributi (in anni) | 3° requisito | 4° requisito |
Pensione anticipata contributiva | 64 | 20 | inizio carriera dal 1° gennaio 1996 | pensione pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale |
Pensione di vecchiaia invalidità specifica donne | 56 | 20 | 80% invalidità pensionabile | |
Pensione di vecchiaia invalidità specifica uomini | 61 | 20 | 80% invalidità pensionabile |
Per i contributivi puri ci sono vincoli di importo delle prestazioni quindi. E per le anticipate contributive per esempio, nel 2023 servirà una carriera che generi una pensione di poco inferiore a 1.400 euro al mese per accedere alla pensione a 64 anni di età per via del fatto che serve una pensione pari a 2,8 volte l’assegno sociale almeno. Ma sono limiti che non valgono solo per le anticipate, ma anche per la pensione di vecchiaia ordinaria per questi lavoratori.
MISURA | età (anni) | contributi (in anni) | terzo requisito |
pensione di vecchiaia contributiva | 67 | 20 | pensione pari o superiore ad 1,5 volte l’assegno sociale |
pensione di vecchiaia contributiva | 71 | 5 |