Nel 2023 cambiano alcune regole per il pensionamento. Non cambiano le vecchie misure, perché tanto la pensione anticipata ordinaria che la pensione di vecchiaia ordinaria restano sempre le stesse anche come requisiti. Cambia qualcosa invece per le vie alternative di pensionamento. Con nuovi requisiti e nuove misure in alcuni casi. Ma quali sono queste novità?
Pensioni anticipate nel 2023, quali i requisiti?
Per le pensioni anticipate i requisiti ordinari, quelli distaccati dalle età, sono rimasti identici al 2022. Infatti con 41 anni di contributi resta in vigore la pensione per i precoci. Caregivers, invalidi, gravosi e disoccupati sono le categorie a cui la quota 41 precoci è destinata. Poi la pensione anticipata ordinaria è rimasta a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Anche in questo caso senza limiti anagrafici. Ma pensione anticipata è anche la pensione per le donne con opzione donna. Infatti nel 2023 opzione donna consentirà di lasciare il lavoro con 60 anni di età senza figli, 59 con un figlio avuto e 58 con due o più figli. Ma solo se caregivers, invalide, disoccupate e assunte presso aziende in crisi.
Pensione anticipata con quali misure nel 2023?
Ma la pensione anticipata è anche quella dell’anticipo pensionistico sociale, che anche nel 2023 potrà essere sfruttato per uscire a 63 anni di età con 30 anni di contributi per disoccupati, invalidi e caregivers, o 36 per lavori gravosi. A 64 anni di età anticipata anche la pensione per chi non ha contributi prima del 1996. Infatti si chiama pensione anticipata contributiva. E oltre ai 64 anni ha nei 20 anni di contributi ed in una pensione pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale i parametri da centrare.