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Pensioni anticipate, non basteranno 42,10 anni di contributi nel 2025?

Aspettativa di vita, il governo sblocca gli scatti per le pensioni da 2025, ecco la novità che rischia di allontanare le pensioni.

Le pensioni dalla bozza della legge di Bilancio escono davvero modificate in molti aspetti. Non c’è una riforma delle pensioni degna di questo nome nella legge di Bilancio, ma una cosa è certa, le pensioni si allontanano dai lavoratori. Si parla tanto di quota 104, delle flessibilità a 63 anni, di opzione donna o dell’Ape sociale, ma alcune cose inserite nella manovra, rischiano di compromettere i pensionamenti anche in futuro.

Pensioni anticipate, non basteranno 42,10 anni di contributi nel 2025?

Leggendo la bozza della manovra, ecco che il nostro occhio è caduto sull’articolo n°32. Si parla di aspettative di vita. Nel 2019 con il famoso decretone, cioè con il decreto n° 4 che introdusse quota 100, reddito di cittadinanza e pace contributiva, fu decretato lo stop all’adeguamento delle pensioni anticipate all’aspettativa di vita. In pratica fu deciso che fino al 31 dicembre 2026 le pensioni anticipate che la legge Fornero introdusse al posto delle pensioni di anzianità, avrebbero avuto gli stessi requisiti. Niente scatti quindi fino al biennio 2025-2026, anche se la vita media della popolazione saliva. Parliamo delle pensioni senza limiti di età e quindi con i lavoratori in uscita una volta maturati i 42,10 anni di contributi per gli uomini e i 41,10 anni di contributi per le donne.

La legge di Bilancio apre a nuovi inasprimenti nel 2025

Come dicevamo, il nostro occhio è caduto sull”articolo 32 della bozza della legge di Bilancio. Si legge testualmente che “all’articolo 15, comma 2, e all’articolo 17, comma 1, del decreto legge 28 gennaio
2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, le parole fino al 31 dicembre 2026 sono sostituite delle seguenti fino al 31 dicembre 2024″. Significa che i requisiti per le pensioni anticipate saranno i medesimi di oggi e quindi i prima citati 42,10 o 41,10 anni di contributi, solo fino al 31 dicembre 2024. Per il biennio 2025-2026 non è impossibile che si passi ad uno scatto di 2 o 3 mesi, come invece era previsto per il 2027-2028. Probabile quindi che le pensioni anticipate per gli uomini nel 2025 passino a 43 anni di contributi o a 43 anni ed un mese.