Due problemi risolti con un unico intervento normativo. Questo è ciò che sembra prendere piede per i lavoratori del pubblico impiego. Il cosiddetto scivolo Brunetta per le pensioni anticipate si intreccia con la necessità di ricambio generazionale dei lavoratori pubblici. E se andasse in porto lo scivolo Brunetta, i due obbiettivi, cioè il turnover e il pensionamento anticipato potrebbero essere entrambi centrati.
Pensione anticipata lavoratori pubblici, novità in arrivo?
Al momento è solo un piano ma per come lo ha pubblicizzato Brunetta, il ministro della Funzione Pubblica del governo Draghi, su questa soluzione si punta forte. Il Governo potrebbe incentivare la pensione anticipata di alcuni lavoratori, per favorire il ricambio generazionale necessario per un miglior funzionamento della Pubblica Amministrazione tutta. Lo hanno già ribattezzato “scivolo Brunetta“.
Tutto previsto dal “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” che dallo scorso marzo ha ottenuto l’avallo oltre che del Ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, anche quello del Presidente del Consiglio, Mario Draghi e dei sindacati. Il patto sottoscritto non fa altro che prevedere lo sfruttamento dei fondi del Recovery Plan, quelli che fanno parte dell’ormai famoso PNRR di Draghi, ovvero il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lo hanno ribattezzato scivolo pensione incentivato, ma cos’è davvero?
Oltre pensione anticipata statali o scivolo Brunetta, la misura viene definita scivolo pensione incentivato. Viene così proposto ai lavoratori pubblici di accedere alla pensione fin dai 62 anni, con una serie di incentivi atti a spingere i lavoratori all’esodo.
Un modo per cambiare organico e per sostituire i più anziani lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni con i giovani, magari più pronti a recepire le innovazioni, soprattutto tecnologiche che oggi fanno parte del rapporto tra Enti Pubblici e cittadini.
Tutti i lavoratori del settore pubblico prossimi all’età pensionabile, verrebbero incentivati a lasciare prima il posto di lavoro, e allo stesso tempo, per il duplice obbiettivo di cui parlavamo in precedenza, gli Enti si doterebbero di lavoratori con professionalità e competenze più in linea con il nuovo modello di amministrazione statale e locale che si tenta di costituire.
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