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Pensioni anticipate tra i 62 ed i 66 anni, perché è più semplice di quanto si creda

Pensioni anticipate tra i 62 ed i 66 anni nel 2024, ecco varie soluzioni.

Il lavoratore che vuole andare in pensione nel 2024 non deve passare dall’utilizzo delle misure ordinarie, o almeno non deve farlo sempre. Perché ci sono diverse altre misure, tante misure alternative e di conseguenza, ci sono tanti strumenti che agevolano la pensione anche ad un’età inferiore rispetto alla solita età pensionabile a 67 anni. Anticipare l’uscita tra i 62 ed i 66 anni è possibile. E adesso vedremo come fare.

Pensioni anticipate tra i 62 ed i 66 anni, perché è più semplice di quanto si creda

Nel 2024 a 62 anni si può uscire con Quota 103. Si tratta della misura per quotisti in vigore dal 1° gennaio 2023 e prorogata fino alla fine del 2024. Tra quota 103 del 2023 e quota 103 del 2024 però molte cose sono cambiate. I requisiti utili sono rimasti gli stessi però e nel dettaglio sono:

  • almeno 62 anni di età;
  • almeno 41 anni di contributi.

Per il resto, modificate le finestre. Infatti si è passati da 3 e 6 mesi rispettivamente per i lavoratori del settore privato e per i lavoratori del settore pubblico a 7 e 9 mesi. E poi è cambiato il calcolo della prestazione. Nel 2023 era misto, ovvero contributivo dal 1996 in poi e retributivo per gli anni precedenti (oppure retributivo fino al 2012 per chi aveva 18 anni di versamenti al 31 dicembre 1995). Nel 2024 invece tutta la pensione è calcolata con il sistema contributivo. Altra modifica sostanziale è quella dell’importo massimo di pensione. Fino al 2023 non poteva superare 5 volte il trattamento minimo, nel 2024 non può superare 4 volte il trattamento minimo.

Come prendere la migliore quota 103 possibile

La misura gode della cristallizzazione del diritto. Quindi, le modifiche peggiorative sono valide solo per chi matura i requisiti utili nel 2024. Però con questa misura potranno andare in pensione anche quanto hanno 63, 64 o 65 anni adesso. In questo caso, se i 41 anni sono stati completati già nel 2023, è possibile sfruttare il vantaggio della vecchia misura.

Le vecchie Quota sono ancora disponibili con la cristallizzazione del diritto

Per via del meccanismo della cristallizzazione del diritto, si possono sfruttare ancora i vantaggi della vecchia quota 103. Ma anche quelli delle vecchie Quota 100 e Quota 102. La Quota 100 è stata introdotta dal Governo Conte uno, quello con Lega e Movimento 5 Stelle in maggioranza. Durò 3 anni e quindi fino al 2021. Per quota 100 servivano 38 anni di contributi e 62 anni di età. Il lavoratore che è riuscito a completare i requisiti entro il 2021, può sfruttare la misura anche quest’anno, naturalmente ad una età più alta. La Quota 100 fu cessata il 31 dicembre 2021 e sostituita dalla Quota 102. Questa misura segnò l’innalzamento di 2 anni dell’età minima di accesso che passò a 64 anni, ma sempre con 38 anni di contribuzione versata. Anche in questo caso, chi entro la fine del 2022 ha completato questi requisiti, può andare in pensione anche oggi, naturalmente a 66 anni visto che sono passati due anni dallo stop di quota 102.