Iniziano ad arrivare le lettere di sollecito Inps per quanto riguarda la campagna Red 2023, che fa riferimento ai redditi 2020. Il Modello Red è quella dichiarazione reddituale che molti pensionati sono obbligati a produrre annualmente. L’adempimento riguarda i pensionati titolari di prestazioni collegate al reddito, e sono queste prestazioni quelle che il pensionato rischierebbe di perdere nel caso in cui non completa l’adempimento. Segnalazioni da parte dei patronati mettono in luce il fatto che l’Inps in questi giorni starebbe inviando lettere di sollecito ad adempiere per i pensionati che evidentemente sono in ritardo con l’invio del modello Red.
Pensioni: arrivano i solleciti Red, ecco chi rischia di perdere tutto o parte del rateo
Nella lettera l’Inps avvisa il pensionato che dagli archivi dell’istituto non risulta ancora pervenuta la dichiarazione Red relativa all’anno 2023. E pertanto, si intima il pensionato a voler provvedere entro il 28 febbraio 2023 a sanare la posizione.
Si tratta delle richieste Inps relative a:
- modello RED campagna ordinaria 2021 (redditi del 2020);
- modello RED solleciti 2020 (anno reddito 2019);
- INV CIV ordinaria 2021;
- INV CIV solleciti 2020.
Si tratta di adempimento obbligatorio ed utile, oltre che per dichiarare redditi e composizione del nucleo familiare che incidono sulla pensione, anche eventuali ricoveri in case di cura dei pensionati che hanno prestazione collegate alle invalidità.
Cosa rischia il pensionato che non adempie
I redditi che vanno indicati oltre che quelli del pensionato, sono anche quelli degli altri componenti del nucleo familiare. L’adempimento in linea di massima non va espletato da chi presenta 730 o modello Redditi. Il modello Red va prodotto però, anche da quei soggetti che pur essendo tenuti a presentare le dichiarazioni reddituali canoniche, se percepiscono prestazioni per esempio, assistenziali, devono indicarle all’Inps. Il rischio in caso di inadempienza è di perdere parte della propria pensione, la parte che riguarda le maggiorazioni e le prestazioni aggiuntive della pensione. Parliamo di maggiorazione sociale, integrazione al trattamento minimo, quattordicesima, assegni familiari e così via. E c’è il concreto rischio anche di dover restituire soldi all’Inps nel caso in cui l’Istituto abbia erogato al pensionato queste prestazioni che poi, in base al modello Red risultano non spettanti.