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Pensioni: chi può uscire a 64 adesso e con solo 20 anni di contributi

Esiste una misura che permette il pensionamento a 64 anni e non a 67 e con la stessa carriera contributiva della pensione di vecchiaia.

Nel sistema pensioni in Italia l’età pensionabile è fissata a 67 anni. Parliamo dell’età utile alla pensione di vecchiaia, alle deroghe Amato e perfino all’assegno sociale.

Non sono poche però le misure che consentono uscite anticipate rispetto a questi 67 anni. Tutte con una serie di requisiti ben precisi e a volte piuttosto complicati da centrare.

Anticipare l’uscita a 67 anni il più delle volte è appannaggio di lavoratori che hanno carriere di versamenti lunghe e difficilmente raggiungibili. Ma esiste una misura che permette di lasciare il lavoro con 3 anni di anticipo rispetto all’età pensionabile canonica dei 67 anni. E soprattutto, permette l’uscita con lo stesso numero di anni di contributi della pensione di vecchiaia.

Pensioni prima dei 67 anni, ma con troppi anni di contributi da avere

Come dicevamo, anticipare la pensione prima dei 67 anni è fattibile grazie ad una lunga serie di misure. Il più delle volte però servono carriere enormi. Basti pensare alle misure distaccate da limiti di età come quota 41 o come la pensione anticipata ordinaria.

La prima si centra una volta raggiunti 41 anni di contributi versati (ma occorre essere pure precoci e alternativamente disoccupati, caregivers, invalidi o lavori gravosi), la seconda con 42,10 per gli uomini e 41,10 per le donne. Quota 100 consente di uscire a 62 anni, ma servono 38 anni di carriera e versamenti.

L’Ape sociale consente di uscire a 63 anni, ma con 30 o 36 anni di contributi in base al profilo del lavoratore. Per gli usuranti e la loro pensione con 61,7 anni di età e quota 97,6, servono 35 anni di versamenti, gli stessi di opzione donna che consente pensionamenti dai 58 anni di età.

La pensione anticipata contributiva

C’è però una misura che consente di anticipare la pensione a 64 anni, senza necessariamente avere una carriera lunga, perché bastano 20 anni di contributi, gli stessi della pensione di vecchiaia.

La misura si chiama “pensione anticipata contributiva”. Occorre avere quindi, almeno 64 anni di età ed almeno 20 anni di contributi, ma servono pure due altri requisiti. Il primo è relativo all’anzianità di assicurazione. Occorre infatti che il primo contributo versato, figurativo, effettivo, estero e così via, sia successivo al 31 dicembre 1995.

Inoltre occorre che la pensione sia liquidata per un importo non inferiore a 2,8 volte il trattamento minimo Inps. In pratica, il primo rateo di pensione incassato deve essere nell’ordine di 1.288 euro al mese.