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Pensioni con quota 96 anche in futuro, ma come?

Si può tornare alle pensioni anticipate di quota 96 per superare una volta per tutte la riforma Fornero.

Guardare al passato se si parla di pensioni, può lasciare nostalgia. Il sistema previdenziale italiano e le sue pensioni sono tra le materie più particolari che esistono. Un sistema che tanti considerano inappropriato e che tanti vorrebbero cambiare. Ma come si cambia un sistema previdenziale? La risposta non può che essere unica ed è riforma delle pensioni. A memoria d’uomo l’ultima vera riforma previdenziale varata è quella che prende il nome di riforma Fornero. E prima ancora la riforma Dini. Ma adesso cosa accadrà al sistema? La domanda delle domande, perché tutto può sembrare facile tranne che riformare per davvero il sistema pensionistico italiano.

Riforma delle pensioni con 60 anni di età e 35 di contributi

Parliamoci chiaro. Se c’è un effetto che la riforma Fornero ha lasciato in campo questo senza dubbio è la nostalgia. Le pensioni si sono allontanate nel tempo. Alzi la mano chi in famiglia o tra i conoscenti non ha qualcuno che è andato in pensione a 60 anni o più o meno a quella età. Ed alzi la mano chi non ha amici che sono usciti dal lavoro con carriere tra i 35 ed i 40 anni di contributi. Sono i requisiti antecedenti la riforma delle pensioni di Elsa Fornero a lasciare il campo a quel sentimento che non può essere che la nostalgia. E c’è chi non vedrebbe certo male un ritorno al passato. Perché quando si parla di cancellare la riforma Fornero, se l’italiano è italiano, significa tornare al passato. Difficile da realizzarsi, ma non certo impossibile.

Cosa accadde con il Governo Monti

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Oggi la pensione di anzianità non esiste più. Fu proprio la riforma delle pensioni della professoressa Fornero a cancellare le pensioni di anzianità ed a sostituirle con le pensioni anticipate. Che nel frattempo, collegate alle aspettative di vita hanno raggiunto la ragguardevole soglia dei 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e l’altrettanto ragguardevole soglia dei 41 anni e 10 mesi per le donne. Erano i tempi dello Spread e della crisi economica.

Come si andrebbe in pensione oggi con il reintegro delle vecchie pensioni di anzianità

Fu Elsa Fornero che era Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con delega alle pari opportunità, del Governo del Premier Mario Monti. Una carica che la Fornero ha ricoperto dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013. Prima le vie per lasciare il lavoro con le pensioni di anzianità erano due. E solo le misure che qualcuno (soprattutto i lavoratori), vorrebbe ripristinare. Uscita senza limiti di età con 40 anni di contributi. Dai 2 ai 3 anni in meno di carriera quindi. Senza considerare la vecchia quota 96, altra pensione di anzianità che prevedeva l’uscita per chi aveva completato 35 anni di carriera una volta raggiunti i 60 anni di età e con quota completata usando le frazioni di anno. Una riforma delle pensioni con 60 anni di età e 35 di contributi sarebbe un toccasana, ben più ideale di quota 41 per tutti e di qualsiasi altra misura proposta.