Ci sono regole e misure sulle pensioni che possono determinare un concreto e cospicuo guadagno in termini di assegno percepito. Solo che sono regole e misure che prevedono una domanda da parte dell’interessato che spesso non viene presentata. Scarsa conoscenza delle normative o errati suggerimenti da parte dei professionisti a cui ci si rivolge producono queste situazioni. Oggi capiremo come per esempio c’è chi può ottenere dall’INPS subito 96 euro in più al mese. Semplicemente non dimenticando di chiedere, con la domanda di pensione, una maggiorazione di cui si può avere diritto.
Pensioni, dall’INPS subito 96 euro in più al mese, ecco la domanda da fare
Chi va in pensione e presenta la domanda all’INPS non deve sottovalutare niente di ciò che l’Istituto chiede nel formulario della domanda. Se viene chiesto il codice fiscale del coniuge o la data di matrimonio, un motivo ci sarà.
Leggere attentamente cosa viene chiesto può essere un suggerimento valido, soprattutto se si considera che il più delle volte sono le informazioni che si danno all’INPS quelle che determinano la pensione spettante e le regole di calcolo dell’INPS.
Una lavoratrice con 67 anni di età e con 300.000 euro di montante contributivo può andare in pensione di vecchiaia. Godendo di un trattamento di 16.824 euro circa al mese secondo il calcolo contributivo e ipotizzando che i 300.000 euro di montante siano già rivalutati al tasso di inflazione.
Perché il montante a 67 anni va moltiplicato per il coefficiente 5,608%. Significa che questa lavoratrice ha 1.294 euro circa di pensione al mese.
Ecco cosa chiedere all’INPS per prendere di più come trattamento
Nel formulario della domanda di pensione però l’INPS chiede se la stessa vuole godere di questa o di quell’altra maggiorazione. Per esempio, per chi non ha versamenti prima del 1996 c’è la possibilità di godere di una maggiorazione sul coefficiente di trasformazione del montante contributivo in pensione. Ma basato sui figli avuti. In pratica chi esce a 67 anni, ed ha il primo accredito dopo il 1995, può godere di un calcolo migliore della pensione se ha avuto dei figli.
Se ha avuto uno o due figli il coefficiente che viene usato non è quello dei 67 anni, cioè il già citato coefficiente 5,608%. Si usa quello dei 68 anni, ovvero il coefficiente 5,808%. E se i figli sono più di due invece si passa al coefficiente di 69 anni chè è il 6,024%. Significa che con 300.000 euro di montante contributivo l’interessata può arrivare a prendere una pensione di 18.072 euro circa all’anno, ovvero 1.390 euro al mese.
Se consideriamo quanto detto prima, e cioè che senza indicare il diritto alla maggiorazione questa lavorativa prendeva una pensione al mese pari a 1.294 euro, ecco spiegato come con un click si può prendere qualcosa come 96 euro al mese in più di pensione.