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Pensioni di importo sbagliato, ecco come prendere oltre 130 euro in più dall’INPS con una domanda

Lo sai che si può arrivare a prendere anche 136,44 euro in più sulla pensione? Ecco le maggiorazioni, cosa sono e come prenderle.

Sulle pensioni una cosa certa è che si tratta di una materia davvero particolare che fa sempre discutere. Si parla sempre di riforma delle pensioni, e si fa sempre un gran parlare dei requisiti di accesso che per qualcuno sono troppo pesanti. Ma si parla anche sempre di importo delle pensioni, di cifre e di pensioni troppo basse molte volte. Però è anche vero che esistono dei requisiti da rispettare che possono portare a prendere un trattamento migliore di quello che comunemente si prende. Infatti ci sono delle norme che consentono di far lievitare di importo una pensione. Permettendo a chi prende una pensione minima di rendere il trattamento più “importante”. Finendo con il prendere anche 130 euro in più al mese. Basta fare le cose giuste.

Lo sai che sulla pensione puoi prendere oltre 130 euro in più al mese? Ecco che devi fare

Sulle pensioni ci sono integrazioni al trattamento minimo e maggiorazioni sociali. E questi sono strumenti che offrono somme aggiuntive sulle pensioni da ricevere dall’INPS. Che finiscono con il generare un aumento di pensione da 25 a 136 euro al mese. Aumenti di pensione variabili in base all’età del richiedente e ad altri fattori.

Dall’INPS quindi può arrivare un aumento di pensione fino a 136 euro al mese, basta fare la giusta richiesta. Comunemente si dice che un pensionato ogni tre ha un trattamento sbagliato da parte dell’INPS. Ed a suo discapito. Significa che la sua pensione è erogata in misura inferiore a quella che invece dovrebbe essere.
QUesto perché non tutti sanno che possono chiedere le maggiorazioni o le integrazioni all’INPS. Un pensionato su tre pertanto ha diritti inespressi sulla pensione. E deve provvedere a chiedere per ottenere come detto fino a 136 euro in più di trattamento.

Pensioni di importo sbagliato, ecco come prendere oltre 130 euro in più dall’INPS con una domanda

Le maggiorazioni sociali come dicevamo sono ad importo variabile e soprattutto, non sono automaticamente erogate. Somme aggiuntive che non vengono assegnate al pensionato automaticamente dall’INPS. Deve essere il pensionato a richiederle. E sono proprio le maggiorazioni sociali tra le voci che maggiormente producono il noto effetto dei diritti inespressi, e di conseguenza le pensioni di importo sbagliato che finiscono sui conti dei pensionati. Vuoi per scarsa informazione ma anche perché non tutti hanno facilità ad utilizzare gli strumenti tecnologici di oggi, ma è evidente che molti pensionati si trovano in queste spiacevoli situazioni.

Controllare il modello OBIS/M è fondamentale

Per le maggiorazioni sociali, meglio verificare se esse sono presenti nel cedolino della pensione o no. E chi intende verificare se ha diritto alle maggiorazioni, farebbe bene a scaricare o a farsi rilasciare il modello Obis/M, cioè la busta paga del pensionato. In questo prospetto paga della pensione sono presenti le voci attive e passive che compongono il trattamento previdenziale.

In questo prospetto si può verificare la presenza di assegni familiari, trattenute sindacali, eventuali cessioni del quinto, l’IRPEF trattenuta ma anche le maggiorazioni sociali.
Il modello prima era inviato al pensionato ogni inizio anno in versione cartacea tramite servizio postale. Oggi invece il modello è presente nell’area riservata ai servizi del cittadino sul portale dell’INPS. E va scaricato, accedendo all’area riservata tramite SPID, CIE o CNS. O delegando un patronato per il download.

Non c’è maggiorazione? Ecco come richiederla

Con il controllo del modello Obis/M, se mancano le maggiorazioni sociali si può ovviare. Anzi, si deve ovviare perché parliamo di somme importanti. le maggiorazioni fruibili sono:

  • 25,83 euro al mese per pensionati con età tra i 60 e i 65 anni non ancora compiuti;
  • 82,64 euro al mese per pensionati con età compresa tra i 65 e i 70 anni non compiuti;
  • 136,44 euro al mese per pensionati con almeno 70 anni senza diritto alla quattordicesima;
  • 124,44 euro al mese per pensionati con almeno 70 anni che hanno diritto alla quattordicesima.

Modalità di richiesta delle maggiorazioni e limiti di reddito

Chi nota la non presenza di queste somme aggiuntive, può presentare domanda di ricostituzione della pensione. Oppure può utilizzare le comunicazioni reddituali periodiche da mandare all’INPS (Modello RED). Il diritto alla maggiorazione parte quindi dai 60 anni di età.
Il pensionato però deve rispettare un determinato limite di reddito personale o coniugale.

Possono godere della maggiorazione i pensionati che non superano di reddito personale l’importo del trattamento minimo INPS (per il 2024 il Trattamento Minimo INPS è 598,61 euro). Per i coniugati invece il reddito dei due coniugi non deve superare il valore del trattamento minimo con l’aggiunta del valore dell’assegno sociale (per il 2024 è pari a 534,41 euro).