Bonus e agevolazioni per le madri che vogliono andare in pensione? Una cosa di cui tanto si parla durante le varie trattative per la riforma delle pensioni è proprio la questione delle donne lavoratrici. Che devono essere avvantaggiate dal punto di vista dei termini per poter andare in pensione. Perché spesso sono costrette a scegliere tra la carriera lavorativa e il loro ruolo fondamentale in una casa, cioè madri, mogli e casalinghe. Ma agevolazioni sull’età pensionabile per le donne sono già presenti nel sistema.
Vantaggi come età per la pensione a chi ha avuto figli?
L’argomento pensioni per le madri è tornato in auge per via delle modifiche 2023 ad opzione donna. Infatti sono state introdotte novità che portano all’età di partenza di opzione donna, a 58 anni solo per alcune lavoratrici (invalide e caregivers, ndr), che hanno avuto due o più figli. E poi ancora, a 59 anni per quante di queste hanno avuto solo un figlio. Ma non è solo opzione donna che parla di figli avuti per una misura pensionistica.
In effetti anche per le lavoratrici che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, cioè per le contributive, esiste una specie di bonus mamma. Una agevolazione che vale solo per chi ha diritto ad un calcolo contributivo della prestazione, oppure per chi sceglie questo calcolo come con il computo nella Gestione Separata INPS.
Un figlio vale 4 mesi di sconto
La pensione di vecchiaia per le lavoratrici madri può godere di una agevolazione pari a massimo 12 mesi di sconto sull’età di accesso alla pensione, in base ai figli avuti. In pratica si può arrivare ad una pensione di vecchiaia a 66 anni anziché a 67 anni. Lo sconto nel dettaglio è pari a 4 mesi a figlio fino a massimo 12 mesi per 3 o più figli.