Tutti i lavoratori iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria, al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, alla gestione speciale di commercianti, lavoratori autonomi e artigiani, alla Gestione Separata e alle forme sostitutive ed esclusive dell’AGO, possono avere accesso alla pensione di vecchiaia raggiungendo i 67 anni di età con almeno 20 anni di contributi versati. Questa è la pensione di vecchiaia ordinaria, una misura strutturale del sistema previdenziale. Cosa significa strutturale? che si tratta di una misura che è sempre attiva. E nel 2024 ecco che entra in campo una novità appena introdotta dal governo con la legge di Bilancio.
Pensioni di vecchiaia, ecco cosa cambia per il 2024 per chi ha 67 anni di età e 20 di contributi
Nel 2024 con questa misura potranno accedere alla pensione tutti i lavoratori, senza distinzioni di tipologia di attività svolta e senza distinzioni di genere. E con gli stessi requisiti del 2023, senza correttivi. Infatti il governo ha introdotto un’unica novità per questa misura che riguarda i requisiti di accesso, ma solo per i contributivi puri. L’operato del governo ha voluto eliminare una netta discriminazione a cui erano assoggettati i lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. Con il correttivo introdotto dalla legge di Bilancio infatti anche questi lavoratori adesso vengono considerati come quelli che hanno iniziato a lavorare prima del 1996.
Stop alla limitazione per i contributivi puri
Per andare in pensione con la quiescenza di vecchiaia ordinaria serviranno anche nel 2024 67 anni di età ed almeno 20 anni di contributi versati. Viene meno infatti il vincolo dell’importo della prestazione che ha impedito a molti lavoratori, contributivi puri, di accedere alla pensione in questi anni. Fino al 31 dicembre 2023 infatti, un lavoratore la cui carriera ha avuto inizio dopo il 31 dicembre 1995, può andare in pensione con:
- 67 anni di età;
- 20 anni di contributi;
- pensione pari a 754,90 euro (1,5 volte l’assegno sociale).
Nel 2024 invece, il terzo requisito sparisce e tutti i lavoratori, sia quelli con carriera iniziata prima del 1996 che dopo, potranno andare in pensione con:
- 67 anni di età;
- 20 anni di contributi.