Le ultime dichiarazioni di Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, fanno tremare i lavoratori: lo scenario che si prospetta alla quota 100 è a dir poco drammatico. Per tranquillizzare i nostri lettori è bene chiarire che le parole di Tridico sono solo un consiglio offerto ai legislatori e che, quindi, non vi è nulla di certo nell’attuazione di quanto suggerito.
Post quota 100
Secondo Tridico dopo la quota 100 bisognerebbe tornare definitivamente alla legge Fornero proponendo delle tutele solo per determinate categorie di lavoratori.
Se si dovesse dar retta a Tridico, quindi, si dovrebbe smettere di pensare ad una misura flessibile che eviti lo scalone di 5 anni, con un brusco ritorno alla legge Fonero per tutti coloro che non possono essere tutelati.
Quali tutele vorrebbe Tridico nel post quota 100? Innanzitutto una pensione di Garanzia per i giovani ma anche per usuranti e gravosi.
Nell’Intervista rilasciata a Skytg24 il presidente dell’INPS spiega: “«L’idea è quella di proporre un’uscita anticipata solo per le categorie relative a lavori gravosi e usuranti”. Solo per chi svolge lavori troppo pesanti, quindi, dovrebbe essere garantita una flessibilità in uscita, anche con vantaggi superiori a quelli previsti oggi.
Ma a questo punto quel che viene da domandarsi è: ma la proposta di flessibilità in uscita a 62 anni che fine ha fatto?