Un nuovo emendamento sembra portare un notevole vantaggio per i rappresentanti delle Forze dell’Ordine e delle Forze di Polizia. Parliamo di un emendamento alla legge di Bilancio naturalmente, dal momento che siamo ormai in dirittura di arrivo per la nuova manovra finanziaria. Infatti sono 105 milioni di dotazioni extra ciò che l’emendamento prevede per il capitolo rinnovo contratto. Ma nel novero delle cose positive per i lavoratori di questi importanti comparti, anche dei calcoli più favorevoli per le loro pensioni. La stagione del rinnovo contrattuale per Carabinieri, Militari, Vigili del Fuoco, Poliziotti e Finanzieri prende una strada che pochi giorni fa sembrava improponibile.
Pensioni e stipendi 2024: più soldi per la Polizia, le Forze dell’Ordine, di Sicurezza e Armate, ecco cifre e chiarimenti
Come scrivono sul Messaggero, aumento di stipendio fino a 194 euro lordi mensili ma non solo. Il rinnovo del contratto porterà in dote ai lavoratori, anche delle polizze sanitarie a copertura delle eventuali spese sanitarie di questi soggetti. Dobbiamo dire che per il Pubblico Impiego c’erano 1,5 miliardi di euro per i rinnovi e gli aumenti contrattuali. Adesso con l’emendamento, ecco arrivare 105 milioni in più per il settore difesa e sicurezza. Sempre come si legge sul quotidiano romano, di questi 105 milioni 32 saranno dedicati al salario accessorio per il servizio operativo. Va ricordata l’annosa questione delle ore di straordinario che i lavoratori delle Forze Armate e della GDF lamentano (una cosa che per esempio in Polizia non lamenta nessuno).
Pensioni più alte per i lavoratori dei comparti difesa e sicurezza
L’emendamento però riguarda anche il futuro di questi lavoratori, cioè la loro pensione. Anzi, si guarda anche a ritroso, perché il calcolo del montante contributivo sarà più favorevole anche per chi è già andato in pensione a partire dal 2022 e non solo per chi ci andrà in futuro. In pratica, viene aumentato il coefficiente di trasformazione del montante contributivo in pensione. Una cosa che molti volevano da tempo vista l’età di uscita dal mondo del lavoro di questi addetti al comparto difesa e sicurezza. Uscire prima di un medico per esempio, comporta un minor numero di anni di versamento. E questo significa una pensione molto più bassa visto che si va verso il sistema contributivo unico per il calcolo delle pensioni.