Ed alla fine per molti lavoratori che attendono la riforma delle pensioni, anche l’incontro di ieri ha sancito la solita prassi. In pratica tutto rimandato agli incontri sulla pensione delle prossime settimane. Nuovo governo prassi vecchia verrebbe da dire. Ormai da anni si va avanti così, con la riforma Fornero che tutti vorrebbero, se non cancellare, quanto meno correggere. Ma a conti fatti tutto resta identico a prima, con il discorso su quota 41 per tutti in stand-by. Alla stregua delle modifiche ad opzione donna. Anche ieri, come negli ultimi anni (si parlava di questo già con il Governi Renzi e Gentiloni), il progetto resta la divisione di assistenza con previdenza. La pensione di garanzia giovani e così via dicendo. Forse l’unica novità è quella dello sconto per le lavoratrici per ogni figlio avuto. Non una novità assoluta, perché sconto già oggi ce ne sono. La novità semmai è l’allargamento degli sconti ad una più vasta platea. Ed a qualcuno può sorgere un dubbio. Ma davvero per la pensione basteranno 18 anni di contributi e 65 di età?
Pensioni: età e contributi ridotti di due anni, possibilità a 65 e 18
Uno sconto di 4 mesi per ogni figlio avuto fino ad un massimo di 12 mesi di abbuono sui contributi o sull’età è ciò che ieri è emerso nel summit tra Governo e sindacati al Ministero del Lavoro. Ma c’è chi gradirebbe un anno di sconto a figlio fino ad un massimo di 24 mesi di abbuono. Cambia lo sconto, ma non cambia la sostanza che ha fatto già storcere il naso a molti. Perché messo così lo sconto pare una discriminazione per chi non ha figli, e magari non per sua scelta. Ripetiamo, sconti sui figli per andare in pensione prima già oggi esistono. Basti pensare all’Ape sociale che offre uno sconto fino a 2 anni sulla contribuzione necessaria per le lavoratrici invalide, caregivers o disoccupate, cioè per le beneficiarie dell’Anticipo pensionistico sociale. Al posto di 30 anni di contributi, già a 63 anni anche oggi queste donne possono andare in pensione con 28 anni di contributi. Devono aver avuto almeno due figli. Con un solo figlio avuto lo sconto scende di un anno e la contribuzione passa a 29 anni.
Per la pensione basteranno 18 anni di contributi e 65 di età?
Se si parla di sconto su una determinata misura e sulle pensioni nulla si obbietta. Questo è quello che appare, perché per esempio su opzione donna le polemiche sono state tante. E solo perché hanno deciso di parlare di opzione donna a 58 anni per tutte ma solo in presenza di due o più figli. Se invece avessero deciso di parlare di opzione donna a 60 anni per tutte, ma con sconti come per l’Ape sociale, in presenza di figli, forse le polemiche sarebbero state minori. Non cambia la sostanza, cambia solo la comunicazione, che in materia previdenziale spesso è tutto. Alla luce dell’ultimo summit per la pensione basteranno 18 anni di contributi e 65 di età? La domanda è di attualità, perché lo sconto sui figli secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe riguardare tutte le misure e non solo alcune. Per esempio, con due o più figli avuti, semmai passasse la linea dei 24 mesi di sconto massimo sui età o contributi per la pensione basteranno 18 anni di contributi e 65 di età per davvero. In pratica le lavoratrici madri potrebbero godere di questo vantaggio anche per la pensione di vecchiaia ordinaria, che come tutti sanno si completa con 67 anni di età e 20 anni di versamenti.