Sulle pensioni minime la diatriba in queste ore è sugli importi di aumento che ci saranno. Per capire di cosa parliamo meglio analizzare cosa è accaduto per esempio nel 2024 sulle pensioni minime. Perché c’è da fare un discorso tra inflazione, extra aumento, tasso previsionale e tasso definitivo. Perché molte cose cambiano in base ai punti di vista ed in base all’angolazione da cui si guarda agli aumenti.
Che siano pochi i 3 euro al mese di aumento delle pensioni minime non è una cosa esagerata da dire. I pensionati della CGIL hanno già manifestato in piazza anche contestando questa cifra. Ma adesso c’è una proposta correttiva alla legge di Bilancio che fa salire l’aumento. Ma anche in questo caso si parla di cifre basse. E i sindacati continuano a contestare.
Pensioni minime, nel 2025 aumenti in arrivo ma quali? 3 euro, 7 euro o 22 euro di più
Le pensioni nel 2024 salirono subito del 5,4% perché questo fu il tasso di rivalutazione previsionale deciso sul finire del 2023 dall’ISTAT, ratificato tramite decreto dal governo, e messo nero su bianco con gli aumenti delle pensioni dall’INPS con la circolare di inizio anno. Poi il tasso è salito al 5,7% per via dell’inflazione definitivamente registrata sempre dall’ISTAT. E su questo si attendono adesso i conguagli a favore. Come sempre le pensioni sono state adeguate con il sistema che taglia la rivalutazione a partire dalle pensioni sopra 4 volte il trattamento minimo.
Ma per le minime nessun taglio, essendo al di sotto di quella soglia. per loro da gennaio un aumento del 5,4% con in aggiunta nel corso dell’anno di una rivalutazione extra del 2,7%. Così ha deciso il governo, dando manforte al potere di acquisto dei pensionati più poveri perché soggetti percettori di una pensione integrata al minimo.
Pensioni e aumenti del trattamento minimo, ecco i veri calcoli
Adesso il governo nella legge di Bilancio il cui testo è approdato in Parlamento, ha introdotto un incremento extra per il 2205 del 2,2%. In pratica ha confermato l’aiuto alle pensioni minime, ma riducendolo. Naturalmente un incremento a cui si aggiunge l’aumento per l’inflazione. Che però per il 2025 sarà solo dell’1%, almeno stando a quanto si apprende adesso dalle stime ISTAT. Un aumento irrisorio, che porta rispetto ai 614 euro che prendono oggi i pensionati, a 617 euro. Sono i famosi 3 euro in più al mese tanto criticati. I conti possono sembrare sbagliati ma non lo sono. Infatti il 3,2% di aumento che il governo vorrebbe dare, sommando l’1% di inflazione al 2,2% di extra incremento, parte da 5898,61 euro di trattamento minimo e non dai 614,77 euro che sono la cifra che prendono i pensionati adesso dopo l’aumento del 2,7%.
La proposta di Forza Italia, aumenti extra come nel 2024
Una proposta di Forza Italia adesso produce una novità. In un emendamento gli Azzurri della Camera dei Deputati propongono di portare di nuovo l’extra aumento al 2,7%, confermando in tutto ciò che è stato fatto quest’anno. In questo caso, partendo sempre da 598,61 euro, si arriverebbe a 621 euro circa al mese compresa l’inflazione all’1%. In questo caso 7 euro di aumento. Ma a guardare bene, se si considera solo l’inflazione e non l’extra aumento, l’aumento reale di ciò che prenderebbero in più i pensionati al minimo nel 2025 è di 22 euro al mese. Infatti se non ci fossero stati questi extra aumenti, del 2024 e quello ipotizzato per il 2025, le pensioni minime sarebbero state solo di 604,60 euro al mese. Solo grazie a questi aumenti straordinari del governo che si può parlare di cifre leggermente più grandi.
In altri termini, nel 2024 una pensione integrata al minimo doveva essere di 598,61 euro. Che alla luce dell’1% di inflazione, nel 2025 diventerebbe di 604,59 euro. Invece per il 2024 ai pensionati al minimo il governo ha dato 614,77 euro al mese e se passa la proposta di Forza Italia, nel 2025 ne darà 621.