E finisce così che le pensioni decurtate per ex poliziotti ed ex carabinieri adesso devono essere integrate. Di fatto lo stabilisce una sentenza della Corte dei Conti che riguarda un ricorso di un ex poliziotto a cui era stata applicata una rivalutazione del suo trattamento di pensione, più bassa rispetto alla generalità dei lavoratori.
Un ricorso che l’interessato aveva già prodotto alla sezione regionale Umbra con stesso risultato. Adesso però che gli ermellini della Corte dei Conti hanno avvalorato la sentenza dei colleghi dell’Umbria, si aprono scenari importanti, perché la sentenza crea quel precedente che come prassi adesso può servire a migliaia di carabinieri e poliziotti in pensione, per far valere quello che diventa un diritto.
Cosa ha sancito la Corte dei conti
Come dicevamo di fatto la Corte dei Conti da ragione ad un ex poliziotto di Perugia che aveva contestato legalmente una scarsa rivalutazione del suo trattamento previdenziale. Un ricorso al Tar, poi passato alla Corte dei Conti e, come sottolineato dal legale dell’ex poliziotto, in procinto di arrivare alla Corte Costituzionale se la Corte dei Conti avesse dato giudizio contrario.
Il poliziotto pensionato ed il suo legale quindi, si sono dichiarati sicuri delle loro ragioni e il minacciato passaggio alla Consulta non è stato necessario, perché la Corte dei Conti ha assecondato le ragioni dei ricorrenti.
La Corte dei Conti contro l’Inps
Di fatto ciò che è successo adesso è che la Corte dei Conti ha tirato le orecchie all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Italiano, l’Inps, reo di aver applicato una errata e iniqua rivalutazione della pensione a questo, come a tanti altri poliziotti e carabinieri. Una sentenza piuttosto importante, come si legge sulle pagine del sito “PerugiaToday”.
La questione nello specifico si riduce però solo ai lavoratori del comparto, che erano andati in quiescenza con il massimo dei 20 anni di servizio come normativa prevede. Adesso con la sentenza n° 227 del 2021 con cui la Corte dei Conti ha riconosciuto il diritto alla rivalutazione della pensione a quell’ex poliziotto ricorrente, anche gli altri che si trovano nelle sue medesime condizioni potrebbero battere cassa.