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Pensioni usuranti o gravosi, il datore di lavoro deve fare questo altrimenti pensione a 67 anni

Ecco perché spesso anche se si rientra nelle categorie di lavoro gravoso o usurante la pensione non viene assegnata dall’INPS.

Per gli addetti al lavoro gravoso o usurante, la pensione si può prendere in anticipo. La cosa è nota a tanti. Le misure che consentono di andare in pensione prima sono diverse. Le pensioni usuranti e gravosi sono 3 e nello specifico sono lo scivolo usuranti, la quota 41 e l’APE sociale. Ma non sempre il lavoro svolto anche se previsto negli elenchi delle pensioni usuranti o gravosi, consente di andare in pensione. Serve che il datore di lavoro produca le opportune documentazioni ed iscrizioni.

Cosa sono le pensioni per gli usuranti e per i gravosi

Il lavoro usurante è quello previsto dal Decreto Legislativo 67 del 2011. Possono andare in pensione i lavoratori con 35 anni di contributi, 61 anni e 7 mesi di età e quota 97,6 completata. Ma mentre il lavoratore deve produrre domanda di certificazione del diritto alla pensione, entro il primo maggio dell’anno precedente quello del raggiungimento dei requisiti, il datore di lavoro deve, entro il 31 marzo di ogni anno, provvedere a comunicare al Ministero del lavoro lo svolgimento del lavoro usurante o notturno del dipendente. Ed entro il 31 marzo dell’anno successivo, sempre il datore di lavoro deve comunicare il dettaglio delle attività usuranti o notturne svolte. Senza queste documentazioni il lavoratore non può farsi riconoscere dall’INPS il diritto alla pensione con questo scivolo. Ricordiamo che il lavoro usurante che da diritto alla pensione con il relativo scivolo è quello che rientra nelle seguenti categorie:

  • lavori in galleria, cava o miniera;
  • lavori in cassoni ad aria compressa;
  • attività di palombaro;
  • lavori con costante e duratura esposizione alle alte temperature;
  • lavoro del vetro cavo;
  • lavori in spazi ristretti;
  • attività di asportazione dell’amianto;
  • lavoro notturno
  • attività di conducente di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo con almeno 9 passeggeri;
  • addetti alla linea a catena in fabbrica.

Lavoro gravoso per APE e quota 41

La stessa dichiarazione deve essere prodotta dal datore di lavoro per gli addetti alle mansioni gravose. Si tratta dei lavoratori che appartengono ad una delle 15 attività di lavoro gravoso previste per l’APE sociale e la Quota 41 precoci.
Con queste misure possono andare in pensione con l’APE sociale quanti hanno raggiunto nel 2024 63 anni e mezzo di età e 36 anni di contributi. Oppure con la Quota 41 precoci quanti hanno raggiunto 41 anni di contributi di cui 35 effettivi ed uno precoce (prima dei 19 anni di età). Le categorie di lavoro gravoso previste sono:

  • conciatori di pelli o pellicce;
  • camionisti;
  • macchinisti dei treni e personale ferroviario viaggiante;
  • gruisti;
  • addetti ai servizi di pulizia;
  • facchini;
  • infermieri o ostetriche di sale operatorie o sala parto;
  • maestre di asilo nido e della scuola dell’infanzia;
  • edili;
  • netturbini;
  • addetti all’assistenza di persone non autosufficienti;
  • lavoratori marittimi;
  • pescatori;
  • agricoli;
  • siderurgici.