In arrivo le lettere di compliance per chi ha ristrutturato casa con il superbonus. L’Agenzia delle Entrate ha avviato una campagna per aggiornare le rendite catastali degli immobili che hanno usufruito del Superbonus. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’ente fiscale invierà delle comunicazioni ai contribuenti che hanno beneficiato di questa misura per verificare la loro situazione.
Le lettere verranno inviate a coloro che hanno avviato pratiche relative al Superbonus e ceduto il credito, ma non hanno provveduto alla dichiarazione della variazione catastale. Si stima che l’iniziativa coinvolga circa 500.000 immobili.
Il chiarimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate
A fornire l’anticipazione è stato Ernesto Maria Ruffini, direttore uscente dell’Agenzia delle Entrate, durante la sua relazione di fine anno. Nel documento, Ruffini ha indicato che, nel 2025, l’Agenzia avvierà una campagna di “compliance” sul Superbonus, nell’ambito delle attività di aggiornamento della banca dati catastale. Non si tratterà di un controllo formale, ma piuttosto di un invito ai contribuenti a chiarire la propria posizione.
Il sistema di incrocio dei dati
L’invio delle lettere sarà basato su un incrocio di dati. Come spiegato nella relazione, verranno confrontate le comunicazioni relative alle opzioni per gli interventi edilizi (come quelli per il recupero del patrimonio, l’efficienza energetica, il rischio sismico, i pannelli fotovoltaici e le colonnine di ricarica) con i dati presenti nella banca dati catastale.
Verranno così individuati gli immobili per i quali non risulta presentata, se prevista, la dichiarazione di variazione catastale. Va ricordato, infatti, che è il Testo Unico dell’Edilizia a prevedere, qualora la ristrutturazione comporti un aumento del valore del’immobile di almeno il 15% che la rendita catastale va aggiornata obbligatoriamente e la Legge di Bilancio 2024 aveva messo in guardia sull’invio delle lettere di compliance a chi aveva ristrutturato con il superbonus.
La posizione di Confedilizia
Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, ha espresso preoccupazione per le modifiche ai bonus edilizi, evidenziando un eccesso in entrambe le direzioni: prima c’era un eccesso nel Superbonus, ora si sta passando a un drastico ridimensionamento dei bonus edilizi a partire dal 2026. Secondo Confedilizia, la riduzione degli incentivi porterà a un “depauperamento” del patrimonio immobiliare. Spaziani Testa ha ribadito che, pur non essendo un diritto avere edilizia assistita, il sistema delle detrazioni era necessario, ma ora si sta passando da un regime che arrivava all’86% di detrazione per i condomini a uno con detrazioni massime del 36% per la prima casa e 30% per gli altri immobili. Ha anche sottolineato che potrebbe esserci un’interpretazione dell’Agenzia delle Entrate che consenta a un immobile, nel quale la residenza viene acquisita solo al termine dei lavori, di essere considerato “prima casa”.
Leggi anche: