Sulle pensioni 35 euro in meno, ecco quando la data di nascita ti penalizza Sulle pensioni 35 euro in meno, ecco quando la data di nascita ti penalizza

Per chi la pensione è uguale a ultimo stipendio preso?

Sono lontani i tempi in cui si andava in pensione con l’ultimo stipendio, oggi un lavoratore su 3 prende una pensione che è pari alla metà dell’ultimo stipendio.

La pensione sarà pari alla metà dell’ultimo stipendio, questa è la verità con cui i lavoratori devono imparare a fare i conti. Contrariamente alle false leggende che sono diffuse la pensione uguale all’ultimo stipendio è solo un falso mito che spetta a pochi e rarissimi lavoratori.

Con il passare degli anni gli scenari per le pensioni sono sempre più bui e a sottolinearlo è una società di consulenza finanziaria che a inizio anno ha realizzato un’analisi sullo stato della previdenza italiana. Le pensioni sono sempre più lontane dall’ultimo stipendio e sono destinate ad allontanarsi anche nel tempo.

Non è una novità e possono testimoniarlo tutti coloro che hanno avuto accesso alla pensione nell’ultimo periodo: mai l’importo dell’assegno è stato quasi alla pari con l’ultimo stipendio. Anche se c’è ancora chi crede di andare in pensione percependo l’ultimo stipendio, la realtà dei fatti è molto diversa e l’importo che si dovrà imparare a gestire durante la terza età sarà molto più basso di quello che ci si aspetta.

Le cose, poi, sono destinate a peggiorare ancora con il passare degli anni, soprattutto per alcuni lavoratori.

Perché la pensione è pari alla metà dello stipendio?

Un tempo l’ultimo stipendio incideva in modo abbastanza significativo sulla determinazione della pensione spettante. Questo è accaduto fino a qualche decina di anni fa, quando a determinare la pensione da prendere era il sistema retributivo. Oggi, con il sistema contributivo a pesare sono solo gli effettivi contributi versati è non le ultime retribuzioni.

Un tempo bastava uno scatto di anzianità o un aumento di stipendio a determinare una pensione più alta, ma quei tempi sono finiti e oggi far aumentare l’importo della pensione è molto più difficile e proprio per questo i pensionati sono sempre più poveri e con assegni più bassi.

Mai una pensione riflette l’ultimo stipendio percepito. Lo studio che abbiamo citato in apertura evidenzia come, oggi, un dipendente statale su 3 arriva a percepire una pensione pari alla metà dell’ultimo stipendio.

Pensioni sempre più basse anche oggi

A peggiorare le cose si mette anche l’attuale governo che prevede non solo il taglio delle pensioni erogate con quota 103 e con ape sociale fino al compimento dei 67 anni, ma anche con penalizzazioni che prevedono il ricalcolo interamente contributivo del trattamento previdenziale.

Per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 ed ha una pensione contributiva, inoltre, il governo lo scorso anno ha inasprito i requisiti di accesso alla pensione anticipata contributiva a 64 anni con 20 anni di contributi prevedendo un importo della pensione minimo da aver maturato pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (fino allo scorso anno l’importo doveva essere 2,8 volte l’assegno sociale e ora questo importo va bene per l’accesso solo delle lavoratrici con 1 figlio, mentre quelle con almeno due figli si fermano a 2,6 volte).

Chi prende una pensione come l’ultimo stipendio?

Facciamo un calcolo per vedere quanti anni di contributi servono per avere una pensione che sia pari all’ultimo stipendio. Supponiamo che un lavoratore vada in pensione a 67 anni e per facilità di calcolo applichiamo solo il sistema contributivo (che poi sarà quello che avremo tra qualche anno, tutti). Supponiamo che lo stipendio sia sempre stato costante di 1.500 euro, quanti anni di contributi servono per avere una pensione di 1.500 euro?

Con 20 anni di contributi il lavoratore avrebbe diritto a una pensione di 566 euro.

Con 40 anni di contributi la pensione spettante sarebbe di 1.133 euro.

Con 50 anni di contributi spetterebbe una pensione di 1.416 euro.

Quello che va considerato, infatti, è che un anno di lavoro un lavoratore con stipendio di 1,500 euro versa 6.435 euro di contributi che equivalgono a 67 anni a 28,32 euro di pensione. Per ogni anno lavorato il lavoratore incrementa la propria pensione di 28,32 euro e per arrivare a 1.500 euro di pensione serve versare 52,96 anni di contributi. Appare, quindi, chiaro che nessuno riesce ad arrivare ad avere l’importo dell’ultimo stipendio, tranne rari casi in cui si effettua un doppio lavoro.

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