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Per colpa del lockdown, 480 euro in più per la badante che deve restare a casa con gli anziani

Oltre al danno la beffa, potrebbe essere questa la sintesi di ciò che accadrà a milioni di italiani nelle festività natalizie. Festività che saranno costellate dalla impossibilità di spostarsi fuori regione per ricongiungersi magari con gli anziani genitori o con i nonni e trascorrere come prassi, le giornate festive in famiglia. Rigidi i contenuti del Dpcm del Premier Conte, con limiti agli spostamenti anche negli stessi Comuni, con il limite di due adulti con prole under 14 che possono andare a trovare gli anziani in festivi e prefestivi, compreso naturalmente il pranzo di Natale.

Famiglie quindi divise e anziani soli saranno la cosa più particolare di questo primo Natale della storia con il Coronavirus. Ma gli anziani hanno bisogno di compagnia e anche di assistenza e in assenza dei parenti, impossibilitati dai divieti, non resterà che affidarsi alle cure delle badanti. Un Natale con la badante è il titolo di un articolo del quotidiano Repubblica che guarda la situazione oltre che dal lato affettivo, anche da quello economico, perché tenere le badanti a casa durante queste feste può arrivare a costare davvero tanto per le famiglie.

Le regole dei festivi nel lavoro domestico

Anche se molte lavoratrici affermeranno che molti datori di lavoro non rispettato i dettami del Ccnl, le festività, con assunzioni in perfetta regola e secondo le direttive del documento collettivo, sono giornate particolari e con regolamenti precisi.

Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico), una delle associazioni datoriali più importanti nel settore del lavoro domestico, ha fatto i conti sulla spesa che le famiglie dovranno sostenere per via del fatto che non potranno raggiungere i genitori anziani e i nonni per via delle limitazioni. Spese, perché saranno costretti a pagare la badante che dovrà restare al lavoro anche nei giorni festivi. .

Il CCNL di categoria prevede che per colf, badanti e baby sitter i giorni 25 e 26 dicembre, cioè Natale e Santo Stefano, e poi il Primo dell’anno e l’Epifania (1 e 6 gennaio), l’attività lavorativa deve essere interrotta. Resta sempre la facoltà, di comune accordo tra le parti, di restare in servizio. E forse, mai come quest’anno, sarà una facoltà diffusa a macchia d’olio, dal momento che anche la badante avrà divieti di uscire e divieti di raggiungere altre persone, magari amici per trascorre4re le giornate di festa insieme.

Se le badanti piuttosto che le colf, restano in servizio in queste giornate in cui avrebbero dovuto riposare e trascorrerle con i loro cari, vanno pagate in maniera regolare, come prevede il CCNL. Si tratta infatti di una prestazione extra, ovvero, lavoro straordinario.

Anche 480 euro in più di spesa per le famiglie

Secondo i dati di Assindatcolf, di cui tratta Repubblica,  per una badante retribuita normalmente con 950 euro circa al mese, se ci si accorda per lavorare anche il 25 e 26 dicembre, occorrerà pagarla con poco meno di 80 euro per giornata. E l’operazione andrebbe ripetuta anche per il primo gennaio e il 6 gennaio. in tutto, circa 320 euro di spesa extra, per lo straordinario della badante.

Se il discorso si estende anche al 27 dicembre ed al 3 gennaio, che sono due domeniche, anche queste in lockdown, ci sarebbero da versare altri 160 euro.  In tutto, circa 480 euro di spesa fuori programma per le famiglie.